Egowerk

Alla sua genesi, le piattaforme di social-media si sono poste come nuovi e innovativi modi per entrare in contatto con amici e familiari. Si poteva condividere e promuovere il proprio lavoro, scambiare opinioni sull'ultimo fenomeno della cultura pop, vedere le foto del nuovo animale domestico di un amico o di un bambino: le possibilità sembravano illimitate così come quelle che Internet ha offerto nei primi anni '90. Ma come una piattaforma ne ha generato un'altra, e poi un'altra, il proverbiale latte ha iniziato a cagliare. Soprattutto nell'ultimo decennio, con l'evoluzione degli algoritmi, Facebook e Twitter si sono trasformati in specchi personalizzati, dove gli utenti possono guardare e reagire alle fonti di notizie di sinistra o di destra, alle pubblicità specifiche e, forse, alle opinioni politiche più rilevanti. Facebook, in particolare, è diventato un terreno fertile per i discorsi sull'odio e il bullismo, tra le altre questioni. È precisamente questo il tema del nuovo, settimo album in studio dei pionieri dell'electro-punk THE FAINT, "Egowerk".
"I social media stanno trasformando persone per bene in mostri egocentrici e crudeli" afferma il cantante Todd Fink. "Egowerk si concentra sull'attuale stato sociale di Internet: un emozionante mondo di conoscenza libera, comunicazione, velocemente corrotto e intossicato. Un mondo dove persone fermamente convinte delle proprie opinioni si impongono velocemente e distruggono chiunque non sia d'accordo con loro".