L' elenco telefonico di Atlantide

peccato. Peccato perche' e' cominciato molto bene. Avvincente, ironico. Con tutti i cliche' ricercati della provincia del Nord est. ma poi la storia non regge, almeno per me. Alla fine anche io non ho capito niente. Peccato fino ai 3/4 mi aveva catturato. Che fatica finirlo.

Sono rimasto abbagliato da questo romanzo, la normalissima esistenza di un uomo e del suo condominio raccontata in modo divertente e coinvolgente, un libro molto stravagante; il finale mi ha deluso ma va bene lo stesso. Avoledo è bravissimo e il suo stile, dopo il suo esordio travolgente e apprezzato, è ormai tipico.

A parte che non lo classificherei neppure come fantascienza, ne mancano i presupposti. Ci sono tutti gli stereotipi alla Dan Brown: gli Egizi, l'Arca dell'Alleanza, il Graal, i nazisti. Manca giusto Rennes-Le-Chateux e il Priorato di Sion per trasformarlo in una puntata di Voyager. Trovo poi particolarmente fastidioso inserire le marche(tte) di tutti i prodotti usati dai personaggi. Approfondimento psicologico pari a 0. Trama sconclusionata e raffazzonata tanto che alla fine non c'ho capito nulla. Il finale, poi, è il classico "deus ex machina". No, no. Non capisco quelli che considerano Avoledo il migliore autore italiano di SF. E' vero che dovrei leggere anche gli altri suoi libri ma, per il momento, Evangelisti è e rimane il migliore. Voterei "0" se possibile.