L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2018
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho letto il libro e quando sono arrivata all’ultima pagina, ho sentito l’esigenza di ritornare a leggerne alcune parti, quelle per me più toccanti e intense, quelle che fanno riflettere ciascuno di noi sui comportamenti che adottiamo nelle situazioni difficili, e sui sentimenti che ci attraversano nelle varie fasi della vita. Mi hanno colpito molto l’andare avanti e indietro nel tempo per tornare sempre lì, a quel periodo dell’estate del ’78, quel ricostruire e fissare bene nella memoria e sulla “carta” tutti i “tasselli” per riviverli nella loro completezza e drammaticità, per comprenderne quasi il senso, che poi è il senso della vita. Penso alla figura di Elena, donna sensibile e delicata, mamma affettuosa e allegra che, suo malgrado, si allontana dai figli. Penso a suo figlio Roberto che nella fase giovanile si sente attratto dallo stesso destino della madre, ma che quando diventa padre lo si sente affermare “…ora che c’è lui, non voglio più morire. Per niente.” Quanti sentimenti diversi ho percepito, a volte laceranti, ma sempre esternati con estrema delicatezza, mista ad un umorismo del quale sono intrisi i fatti drammatici della vita…non tutti però, perché ci sono alcuni eventi che ci fanno più paura di altri e ci segnano maggiormente quando accadono, anche se alla fine “prima o poi ci si addormenta sempre” dice l’autore. Grazie Roberto Alajmo per questo tuo lavoro.
Scrivere della sua vita anche nei particolari più intimi non è mai facile.\nOttimo libro e poi leggere i luoghi in cui hai passato la tua infanzia (MONDELLO) ha un gusto particolare.
Non è facile raccontare un fatto privato che riguarda la propria famiglia: è un po' violare quanto di più sacro e intimo ci sia. Ma, come insegna Tolstoj, le famiglie felici sono noiose e uguali l'una all'altra. Solo le famiglie infelici suscitano interesse narrativo. A volte gli scrittori affidano alla parola scritta una funzione catartica spinti da un'urgenza che sale dal profondo. Qui l'autore si fa spettatore insieme al lettore (il fatto di chiamarli Vittorio ed Elena mi serve per parlarne col maggiore distacco che si deve ai protagonisti di un'opera d'artificio); e lo fa con assoluta franchezza confidando nel momento in cui il dramma si scioglierà in una spiegazione razionale dei fatti, ben consapevole che "la sincerità ha un prezzo". Alajmo racconta la storia della sua famiglia ponendo l'accento sull'evento tragico che ha segnato la sua vita. Indaga e cerca la verità rovistando tra le maglie della sua memoria di figlio, prima bambino ignaro, poi adolescente distratto. Conduce un'attenta indagine tra gli appunti, gli articoli di giornale, le recensioni, le lettere, le rubriche telefoniche scrupolosamente trascritte; esamina financo gli atti giudiziari per un faccia a faccia con "quell'ultima vanità di pavesiana memoria che Roberto capirà". Un delicato ritratto familiare, a tratti ironico e leggero, ma dal forte impatto emotivo.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Alajmo, una vita di domande e il lungo addio alla madre
Il tema della madre in letteratura è vasto e tempestoso. Senza affondare la memoria dall’antichità al diciannovesimo secolo, gettando lo sguardo anche solo appena a qualche classico moderno, tra conflitti laceranti e amori struggenti, tra deliri e dolori, c’è di che restare estasiati, smarriti, confusi, segnati e c’è più di qualche lettura imprescindibile; un breve catalogo? Lettere a mia madre di Simenon (Adelphi), Infelicità senza desideri di Handke (Garzanti), Autobiografia di mia madre di Kincaid (Adelphi), Un altare per la madre di Camon (Garzanti), Cuore di mamma di Rosa Matteucci (Adelphi), Mia madre è un fiume di Donatella Di Pietrantonio (Elliot) e L’invenzione della madre di Marco Peano (Minimum Fax).
Chissà che Roberto Alajmo, nei quarant’anni in cui ha fatto macerare dentro di sé le sue nuove pagine, non abbia più o meno inconsapevolmente dato un’occhiata a certa bibliografia, a cui si possono ascrivere anche i recentissimi Tra loro di Richard Ford (Feltrinelli) e Leggenda privata (Einaudi) di Michele Mari, che però si nutrono non solo delle madri, ma anche dei padri. O, semplicemente, il giornalista e scrittore palermitano si sia lasciato guidare solo da riflessioni intime e da ricordi propri, da una memoria rinvenuta e in parte reinventata, da domande lunghe una vita, da un vuoto da riempire.
Il suo romanzo più noto è, probabilmente, Cuore di madre, con cui è arrivato in finale al premio Strega ed è finito nella rosa del selezione Campiello, sfiorando in entrambi i casi la vittoria finale. Stavolta, col suo libro più recente, Alajmo va al cuore di sua madre. Non ha resistito nemmeno lui all’autofiction che va per la maggiore e ha scritto L’estate del ‘78 (173 pagine, 15 euro), memoir pubblicato nella collana Il Contesto – che accoglie scrittori notevoli come Couto, Usòn, Zambra, Lerner, Stassi, Heti e Yanagihara – della casa editrice Sellerio.
Esita, cincischia, Alajmo, il lungo commiato da sua madre che è questo libro sembra non arrivare mai, s’interrompe spesso, riprende, s’inceppa ancora: in mezzo c’è altro, la morte del padre Vittorio, il rapporto col figlio Arturo (fra Springsteen e l’Inter), remote memorie familiari che hanno a che fare con la colonizzazione dell’Etiopia ai tempi del fascismo, riflessioni sulla terza età e sulle gioie perdute e irrecuperabili, c’è spazio perfino per un mini repertorio di ‘nciurie di Bisacquino, prima di arrivare al dunque, cioè a un’indagine indiziaria sull’esaurirsi di un amore, quello tra i due genitori, e soprattutto sulla fine della madre, Elena («Da giovane somigliava un po’, e si sforzava di assomigliare, a una Audrey Hepburn più formosa»).
La voce narrante del figlio, sulla pagina, chiama sempre i genitori «Vittorio ed Elena», «per parlarne – spiega – col maggiore distacco che si deve ai protagonisti di un’opera d’artificio. Sono i miei personaggi, non posso e non voglio avere indulgenza». L’addio alla madre, quasi senza parole, si consuma vicino a una panchina, a Mondello, in quelli che per il poco più che maggiorenne Alajmo erano i giorni di vigilia dell’esame orale per la maturità. Ne L’estate del ‘78 affiorano ricordi e s’intrecciano ricerche sulla madre: saltano fuori polsi fasciati, barbiturici e ricoveri, probabilmente trattamenti con elettroschock, e un finale implacabile, «l’ultima vanità, di pavesiana memoria». Le tessere tornano a posto, tutto è compiuto. Per fare i conti con se stesso, Alajmo si scava a fondo, scrive il suo libro più intimo, di gran lunga il più dolente e bello. Il distacco del narratore è solo forma, non sostanza.
Recensione di Salvatore Lo Iacono
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore