L'estate muore giovane

Un libro davvero notevole che riesce ad evocare un mondo assolato e primario. Un libro anche molto difficile da sostenere in alcuni suoi passaggi ma che ti si aggrappa addosso senza darti alcuna possibilità di sottrarti. Una volta iniziato sei perduta non puoi che correre con Primo, Mimmo e Damiano verso la scogliera. Non è facile credere si tratti di un’opera prima e aspetterò con attenzione gli altri romanzi di Mirko Sabatino.

Già dal titolo immaginavo che non potesse finire bene, ma mai mi sarei immaginata la tragedia che viene narrata negli ultimi capitoli. Non ne consiglio la lettura a gente sensibile e debole di cuore, men che meno a bambini. Mirko Sabatino è un editor e un redattore free-lance e questo si vede nel suo libro: ben scritto, lettura scorrevole e incalzante. Quindi libro ben scritto, trama crescente, avvenimenti sempre più forti e tragici, fino al finale per certi versi inevitabile. Purtroppo io amo i lieto fine. Ebbene qui non c'è nessun lieto fine, solo tragici. Ben pochi personaggi, principali e non, sopravvivono; e questo non mi ha fatto amare il libro, anche se era la giusta conclusione per questo tipo di narrazione. Un romanzo adatto ai generi che stanno andando per la maggiore in questi anni. Quindi se vi piacciono i libri che vi lasciano l'amaro in bocca, peggio di un caffè, allora lo adorerete. Preparatevi però con parecchio pelo sullo stomaco. Buona lettura.

Ho conosciuto Mirko in libreria Ubik a Foggia, un ragazzo come tanti, umile, delicato, preciso e sensato in tutto ciò che dice; un ragazzo che arriva. Sinceramente non mi aspettavo di poter apprezzare cotanta bellezza nell'ultimo lavoro " L'estate muore giovane". E' uno scritto che ti prende e ti trascina dall'inizio alla fine. E' un crescento di emozioni, dal primo all'ultimo straziante capitolo! Ci sono in esso, varie argomentazioni tutte affrontate con rispetto, chiarezza e allo stesso tempo delicatezza; si parla della famiglia e della rilevanza di essa e dei valori, dell'amicizia e dell'importanza che ha, tra piccoli, anagraficamente parlando, ma grandi e futuri uomini. Si toccano temi importanti ed essenziali come il Cristianesimo e all'importanza che bisognerebbe dare non tanto a chi ne abusa professandosi portavoce del Signore, ma alla vera e sacrosanta fede in Gesù Cristo. E' un libro che ti lascia forti emozioni, che, se letto a notte fonda ( come è successo a me), ti mette agitazione ed emozioni allo stesso tempo, insomma ti penetra dentro. La domanda che mi sono posto alla fine, considerata l'età media dei giovanissimi attori principali, è stata la seguente: ma a che età si diventa uomini!? la risposta che mi sono dato è " uomini si nasce, ci si fortifica, ma non si diventa ". Gran bel libro e davvero tanti complimenti al bravo e umile Mirko Sabatino. Il mio giudizio personale è un bel otto +++!!