Everybody Loves Angels

Esistono pochi musicisti in grado di “suonare le pause” come il norvegese Bugge Wesseltoft, soprattutto nelle sue registrazioni in piano solo. Per vent’anni, il paradigma di questo modo di suonare, “It’s Snowing On My Piano”, è stato considerato come un paradiso di quiete e contemplazione. È ormai un classico e gli ascoltatori di tutta Europa lo percepiscono come tale, dandogli un posto nelle loro vite. Ora, Bugge Wesseltoft ed il produttore Siggi Loch ritornano a quel concetto con il nuovo album del pianista: “Everybody Loves Angels”. A distanza di vent’anni il mondo è cambiato, le vite sono più frenetiche, chi alza la voce arriva per primo e le informazioni viaggiano letteralmente alla velocità della luce. Mai come ora c’è bisogno di un “santuario” dove potersi rilassare. Wesseltoft, che ha lavorato a lungo in una clinica accanto ai pazienti sotto shock, crede fortemente nel potere che ha la musica di dare conforto alla mente. Per questo motivo è andato alla ricerca di un luogo immerso nella quiete per registrare “Everybody Loves Angels”. La sua ricerca l’ha portato nella regione norvegese del Loften, più precisamente nella più grande chiesa in legno della Norvegia, la “LofotKatedralen”, che è anche un’importante sala concerti dotata di uno splendido pianoforte Steinway. Nella sua interpretazione di brani di Lennon/McCartney, Paul Simon, Johann Sebastian Bach, Bruno Mars e molti altri, Wesseltoft ha un modo unico di accostare note e accordi e di modellare i silenzi tra questi. La sua esecuzione non segue alcuno schema, tutto suona in funzione dell’intuizione del momento.