Tra i libri letti di Bukowski questo non mi ha colpito particolarmente, anche se si ritrova sempre lo stile dell'autore con il suo Alter Ego letterario che cerca sempre di cavarsela nella vita tra una sbronza, donne, corse ai cavalli e un lavoro mai duraturo... Uno squarcio di realtà tra i bassi fondi con spiccate riflessioni tradotte con frasi dove Bukowski da spazio a tutto il suo cinismo, uno se non il motivo principale per cui si ama l'autore.
Factotum
Avventuroso e osceno, divertito e disperato, sboccato e insieme lirico, Factotum , il romanzo che ha rivelato Bukowski al pubblico italiano, è innanzitutto e soprattutto un romanzo «on the road», e Henry Chinaski, l'alter ego dell'autore, ne è il suo protagonista assoluto. Un factotum appunto – nel senso che passa indifferentemente da un mestiere all'altro – che attraversa l'America vivendo alla giornata, affidandosi all'improvvisazione e al caso, pronto a seguire il primo richiamo ma fedele a un destino che si trasforma in uno stile di vita fatto di lavori manuali, sesso intenso e sfrontato, sbornie quotidiane: un'esistenza in cui «randagità» e precarietà rimano prepotentemente con libertà e verità.
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Anno edizione:2024
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Alessandra Chiusaroli 29 agosto 2019
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"Quando scopriranno che il mondo ha quattro dimensioni invece delle solite tre, si potrà andare a fare una passeggiata e sparire, niente lacrime, niente funerali, niente illusioni, niente inferni e paradisi..." Non è mai semplice commentare un libro, diventa un impresa improbabile se ci si trova davanti a un'opera di Bukowski. Un insieme di oscenità, avventure scandalose, azioni al limite della perversione squarciate, di tanto in tanto, come un fulmine a ciel sereno da dieci frasi di lucidità estrema che rivelano al lettore l'universo Bukowski, che rivalutano l'uomo e l'artista,che gli consegnano di diritto un posto nell'olimpo!! Genio!!
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Il talento di Bukoski, che emerge qua e là da frasi spiazzanti e descrizioni acute, occorre sempre andarselo a cercare armati di buona volontà, tra scommesse su soporifere corse di cavalli (l'entusiasmo al riguardo è tutto dello scrittore), sbornie colossali e decine di donne che per qualche ragione gli si strusciano sistematicamente addosso. Con quelle alcolizzate come lui si accasa a breve termine, dividendo sesso, bottiglie e lenzuola sporche, sempre, però, irrimediabilmente solo e soffocato dall'accidia quando le miserie della vita gli saltano al collo. Si potrebbe liquidarlo definendolo ripetitivo, ma non gli si renderebbe completamente giustizia, perché Bukoski è come quegli studenti intelligenti che non si applicano e che finiscono per disorientare gli insegnanti calando inaspettatamente l'asso.