Faith Divides Us - Death Unites Us

I pionieri inglesi del gothic metal tornano dopo due anni con "FaithDivides Us – Death Unites Us", album che suona più scuro, piùpesante del suo acclamato predecessore "In Requiem", targato 2007.Un ritorno alle sonorità che hanno reso immortali i Paradise Lost,universalmente riconosciuti come punto di riferimento del più cupoed intenso gothic metal, genere che li riconosce come padrifondatori sin dal 1991, con l’uscita dell’album chiamatosimbolicamente “Gothic”. Le canzoni del nuovo lavoro suonano giàcome classici, fluide ma allo stesso tempo imponenti e cariche di unimpatto che non potrà non impressionare il grande seguito dellaband, che attende con famelica ansia l’uscita del disco. Confermatodietro le pelli, quella macchina metallica chiamata Adrian Erlandsson(At the Gates, Cradle of Filth, The Haunted, Brujeria) che da anniimpreziosisce il sound delle band con cui collabora e a cui presta ilsuo talento.