Fangirl

Forse sono troppo vecchia per questo libro, anche se ho l’impressione che non mi avrebbe entusiasmato nemmeno se avessi avuto la stessa età della protagonista. Ho trovato alcune parti un po' noisette e la love story tra Cather e Levi alquanto improbabile, o forse necessitava solo di essere approfondita maggiormente. La cosa, però, che mi ha irritato di più è che non si vede lo sviluppo dei personaggi. La Cather all’inizio del libro e la Cather che troviamo alla fine è una persona diversa, ma non vediamo (e non viviamo) il processo di cambiamento. Succede e basta. Questo, per me, è un grosso limite. Non posso dire di aver disprezzato questo libro, in alcuni momenti è stato anche divertente, ma in troppi altri è stato semplicemente noioso (o, ancora peggio, non realistico). L’ho letto per curiosità, e nonostante non lo abbia apprezzato a pieno, non mi sento di precludermi la lettura di altre opere di Rainbow Rowell, magari rimarrò piacevolmente sorpresa.

La storia è incentrata su Cath, una ragazza che ama scrivere fanfiction e a cui piace vivere nella sua piccola bolla. È il tipo di persona che non è troppo felice di fare nuove esperienze o lanciarsi in qualsiasi tipo di sfida. Questo libro è praticamente una lezione di vita sull’uscire dal proprio guscio e non avere paura. Ci insegna che se vogliamo crescere qualche volta è necessario uscire dalla propria “confort zone” e che una vita facile è una vita noiosa. Personalmente mi è piaciuto leggere questo libro ma non lo rileggerei perché è stato sì divertente, ma non mi ha di certo toccato l’anima. Sicuramente una lettura leggera da intervallare ogni tanto.

Analizziamo un attimo i fatti, la protagonista è la gemella timida che si ciba di barrette energetiche per settimane perché ha troppa paura di chiedere dove sia la mensa, il padre ha cresciuto due bambine completamente da solo, la sorella è una forza della natura che non si perde una festa all’università. Ci sono così tanti elementi in questo libro, scritti e trattati tutti benissimo, non c’è un solo tema accennato che venga sottovalutato. Fangirl mi ha insegnato prima di tutto di accettare me stessa per quello che sono ed è il miglior regalo che un libro possa fare.