Questo è un thriller abbastanza fuori dal comune, non solo per l'ambientazione tra i ghiacci. Non procede a rotta di collo ma passo dopo passo, introducendo poco per volta gli elementi che condurranno alla soluzione di una serie di morti sospette; l'investigatrice agisce nonostante l'indifferenza delle autorità, che tentano a più riprese di chiudere il caso, ma Edie non si arrende, deve capire, va ovunque a cercare spiegazioni che la portino alla verità. Attraverso i suoi spostamenti e i suoi incontri si entra in contatto con la vita quotidiana e la cultura di chi vive nell'estremo nord, tra Canada e Groenelandia. E' interessante la costruzione dei caratteri, lo studio delle reazioni di fronte alla paura e all'imprevisto e alle mille difficoltà di un'intera popolazione. La storia è raccontata in modo da riuscire sempre molto interessante. Consigliato.
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La figlia della neve
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Non esiste al mondo luogo più affascinante dell'Artico: ultima frontiera selvaggia e regno estremo della natura e della bellezza. Né esiste al mondo luogo più duro: qui la luce ferisce gli occhi, il gelo spacca la pelle, l'isolamento e la solitudine svuotano l'anima e possono condurre alla pazzia. Gli inuit lo sanno da sempre, e da sempre si conquistano ogni giorno, con caparbietà e con fatica, il diritto a godere del loro impossibile paradiso tra i ghiacci. Ai bianchi che vengono da sud - i qalunaat - guardano con diffidenza, anche se spesso sono le uniche fonti di guadagno. Edie Kiglatuk, cacciatrice e maestra nell'unica scuola elementare, arrotonda il misero stipendio accompagnando i ricchi turisti che vogliono provare il brivido dell'avventura estrema, e con lei c'è Joe, il figliastro. E sono proprio i due a fare da guida a un gruppo di americani che vogliono ritrovare i resti di Sir James Fairfax. Ma dalla spedizione il giovane Joe torna sconvolto, e poco dopo si toglie la vita. A questo gesto disperato e inspiegabile va ad aggiungersi un'altra morte, forse troppo frettolosamente archiviata come incidente: quella di un turista giunto nella zona per una battuta di caccia e ucciso, così sostiene la polizia, da un colpo partito per sbaglio dalla sua stessa arma. In entrambi i casi Edie non crede alla versione ufficiale e comincia a indagare...
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2011
In commercio dal:
4 ottobre 2011
Pagine:
455 p., Rilegato
EAN:
9788817052122
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Tra gli sconfinati ghacciai dell'Artide, si svolge questo ottimo thriller, opera prima della mrava M. J. Mcgrath. La protagonista è una donna Edie kiglatuk guida espertissima e contemporaneamente maestra della piccola scuola elementare del paese che, dopo il presunto suicidio del figliastro Joe tornato sconvolto dopo una spedizione, decide di indagare per proprio conto alla ricerca della verità perchè non crede alla versione ufficiale del suicidio. Dicevo che il libro è veramente più che buono e ne consiglio vivamente la lettura che risulterà ancora più esaltante grazie alla precisa descrizione del fiabescon paesaggio in cui si svolge l'inetra vicenda.
