Primo romanzo con il mitico Montalbano protagonista! L'ho letto con interesse anche se non mi ha colpita in modo particolare, perchè ho letto molti altri libri di Camilleri, scritti successivamente a "La forma dell'acqua", nei quali la tecnica narrativa si è raffinata... Quindi a confronto questo romanzo mi è sembrato un po' freddino, a tratti poco chiaro. Per chi non ha dimestichezza con il siciliano consiglio di cominciare con questo romanzo e di proseguire in ordine: anche se ogni indagine procede a sè e i personaggi sono quasi sempr egli stessi, via via Camilleri ci abitua al siciliano, al dialetto Girgentino, al carattere di Montalbano. Ad ogni modo, una lettura consigliatissima!
La forma dell'acqua
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Scelto da IBS per la Libreria ideale perché Camilleri, con il suo Montalbano, ha rimescolato i canoni del giallo italiano e questo è il primo romanzo di una serie di straordinario successo.
Il primo omicidio letterario in terra di mafia della seconda repubblica - un omicidio eccellente seguito da un altro, secondo il decorso cui hanno abituato le cronache della criminalità organizzata - ha la forma dell'acqua (""Che fai?" gli domandai. E lui, a sua volta, mi fece una domanda. "Qual è la forma dell'acqua?". "Ma l'acqua non ha forma!" dissi ridendo: "Piglia la forma che le viene data"). Prende la forma del recipiente che lo contiene. E la morte dell'ingegnere Luparello si spande tra gli alambicchi ritorti e i vasi inopinatamente comunicanti del comitato affaristico politico-mafioso che domina la cittadina di Vigàta, anche dopo il crollo apparente del vecchio ceto dirigente. Questa è la sua forma. Ma la sua sostanza (il colpevole, il movente, le circostanze dell'assassinio) è più antica, più resistente, forse di maggior pessimismo: più appassionante per un perfetto racconto poliziesco. L'autore del quale, Andrea Camilleri, è uno scrittore e uno sceneggiatore che pratica il giallo e l'intreccio con una facilità e una felicità d'inventiva, un'ironia e un'intelligenza di scrittura che - oltre il divertimento severo del genere giallo - appartengono all'arte del raccontare. Cioè all'ingegno paradossale di far vedere all'occhio del lettore ciò che si racconta, e di contemporaneamente stringere con la sua mente la rete delle sottili intese.
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Autore:
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Edizione:20
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Anno edizione:1994
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O lo si ama o lo si odia, questo è Camilleri. Una scrittura unica, di cui non c'è traccia in nessun'altra opera di nessun altro autore, quella di Camilleri che, per vero, può divertire e intrigare così come anche annoiare. Questo il primo aspetto che, in questo come in ogni Suo altro lavoro, risalta; in ogni caso, un'esperienza di lettura da non precludersi a priori, ma con cui confrontarsi almeno una volta, per poi trarne le proprie personali conclusioni. Per quanto riguarda ogni altro aspetto dell'opera, Camilleri conferma la sua abilità nel caratterizzare i personaggi, nel catturare il lettore in una trama mai troppo limpida, nel porre in maniera mai troppo esplicita domande importanti, a cui il lettore sarà chiamato a dare una risposta.
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Primo romanzo per il Commissario Montalbano e tassello imprescindibile per capire tanto la poetica del maestro Camilleri quanto la filosofia che sta alla base della creazione del microcosmo rappresentato dal commissariato di Vigata, con i suoi iconici personaggi ed i suoi ritmi, quasi rituali, ed i modi che ne scandiscono i tempi e l’approccio all’investigazione. Un caso intricato che dimostra come la verità spesso assuma una forma diversa da quella che ci si aspetterebbe e come spesso fermarsi alle prime apparenze possa rivelarsi fallace.