Fossi in te io insisterei. Lettere a mio padre sulla vita ancora da vivere

Ironia, sincerità, rimpianto. Non è mai troppo tardi per dichiarare i propri sentimenti a chi pensiamo non possa comprenderli, a dichiararsi per quello che si prova, nemmeno dopo la scomparsa e il lutto. I ricordi e il presente fanno parte di un unico racconto che è sempre teso al futuro, al "e dopo?". Solo mettendo a posto i tasselli del non- e del mai-detto, si può andare avanti. La sensazione che si ha, leggendo questo Gabardini, è che la liberazione sia possibile, il cambiamento sia dietro l'angolo, bisogna solo avere il coraggio di dire le cose, in qualche modo, a qualcuno: così noi lettori diventiamo quel padre e Carlo può ricevere da noi tutto il sostegno che ha sempre cercato.

Un libro che mi ha coinvolto e scombussolato, per la forza nel descrivere le fatiche e le difficoltà della sua vita, ma anche la bellezza e la gratitudine vissute. E' sbagliato ritenerlo un libro sull'omosessualità, perché quello di Gabardini è molto di più, è un viaggio che mette alla prova il lettore attraverso la sua storia, un libro che fa ridere ma anche piangere di emozione. Una lettura sincera e stimolante.

Carlo Gabardini descrive tutta la sua vita. Le azioni quotidiane, ma ormai appartenenti al passato, sono le cose più importanti. Non manca una ampia panoramica sui suoi studi e sulla sua carriera che ora lo ha reso molto famoso. E poi la dichiarazione, il coming out, che potrebbe non essere accettata da tutti. Mille difficoltà e altrettante incomprensioni gli impediscono di vivere in una totale tranquillità. Lui però è forte e dà un messaggio di speranza a chi si è trovato nella sua stessa situazione