La frontiera - Alessandro Leogrande - copertina
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Letteratura: Italia
La frontiera
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Descrizione


C'è una linea immaginaria eppure realissima, una ferita non chiusa, un luogo di tutti e di nessuno di cui ognuno, invisibilmente, è parte: è la frontiera che separa e insieme unisce il Nord del mondo, democratico e civilizzato, e il Sud, morso dalla guerra, arretrato e antidemocratico. È sul margine di questa frontiera che si gioca il Grande gioco del mondo contemporaneo. Leogrande ci porta a bordo delle navi dell'operazione Mare nostrum e pesca le parole dai fondali marini in cui stanno incastrate e nascoste. Ci porta a conoscere trafficanti e baby-scafisti, insieme alle storie dei sopravvissuti ai naufragi del Mediterraneo al largo di Lampedusa; ricostruisce la vicenda degli eritrei, popolo tra i popoli forzati alla migrazione da una feroce dittatura; ci racconta l'altra frontiera, quella greca, quella di Alba dorata e di Patrasso, e poi l'altra ancora, quella dei Balcani; ci introduce in una Libia esplosa e devastata, ci fa entrare dentro i Cie italiani, nella violenza della periferia romana e in quella nascosta nelle nostre anime: così si dà parola all'innominabile buco nero in cui ogni giorno sprofondano il diritto comunitario e le nostre coscienze. Quanta sofferenza. Quanta indifferenza. Da qualche parte nel futuro, i nostri discendenti si chiederanno come abbiamo potuto lasciare che tutto ciò accadesse.

Dettagli

15 giugno 2017
320 p., Brossura
9788807889714

Valutazioni e recensioni

  • PAOLA ANNA MARCHI

    E' UN LIBRO CHE CONSIGLIO A TUTTI , SOPRATTUTTO NELLE SCUOLE DI MEDIE E SUPERIORI, E ANCHE AI NOSTRI POLITICI

  • Sostare alle "frontiere" con Alessandro Leogrande ed osservare, far si che spezzoni di pensiero diventino uno. Un libro per la speranza....e sciagura che Alessandro non ci sia più.

  • Paola Brasu

    Leggendo questo libro ho capito perché la morte di Leogrande è stata accolta con dispiacere non solo per una vita finita troppo presto ma anche per una voce capace di guardare, raccontare e riflettere con lucidità e senso critico sulle condizioni degli "ultimi". Leogrande qui unisce le testimonianze raccolte a riflessioni sulle ragioni profonde delle migrazioni (che inevitabilmente hanno a che fare anche col passato coloniale dell'Italia che, troppo facilmente, tendiamo a rimuovere), sulla "figura" del migrante e come ci sia più difficile accettarla quando esula dal nostro immaginario, sul ruolo dell'Europa (divisa nell' accoglienza e con un crescente consenso dei partiti di chiara ispirazione fascista), sulle violenze subite nelle carceri, sulle contraddizioni degli accordi internazionali con gli stessi regimi dalla cui oppressione molti migranti fuggono, sull'innalzarsi di nuove frontiere, sulla disumanizzazione subita da questi uomini, donne e bambini che mettono a repentaglio la propria vita, sulla nostra stessa umanità. Racconti e riflessioni dolorosi e necessari.

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