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Anno edizione: 2014
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ho letto questo libro in un solo giorno la vita di quest uomo è veramente incredibile, da leggere assolutamente, il regime dei kim è veramente feroce e va avanti da troppo tempo i nordcoreani vivono in uno stato di terrore perenne dalla fine della guerra di corea i campi di concentramento sono molto simili a quelli nazisti dove i prigionieri sono trattati come bestie se non peggio.
Mi sono decisa a leggere il libro dopo aver visto un documentario sulla Corea del Nord, uno stato del quale si conosce ben poco. Il libro scritto da Blaine Garden racconta la storia vera di Shin Dong-hyuk nato e vissuto in un campo di prigionia, appunto il 14, e della sua famiglia. Siamo tra la fine del 900 e i primi anni del 2000. Le persone che sono detenute, sono costrette a sottostare a rigidissime regole e addirittura indotte a tradire anche i familiari piu' cari in caso di trasgressione di questi. Nessuno di loro sa cosa ci sia all''esterno, il mondo inizia e finisce li', tra fame, miseria e disperazione. Miracolosamente riuscito a fuggire Shin Dong-hyuk, si rifugia in America, dove racconta la sua storia. Una sorta di apatia ed estraneita 'pervade il racconto, come a prendere le distanze da ricordi insopportabili. Libro troppo crudo, al punto da risultare disturbante. Non e' adatto ai lettori piu' sensibili
Prima di leggere questo libro non sapevo quasi nulla della dittatura in Corea del Nord. Questo racconto mi ha emozionato profondamente e mi ha insegnato un mucchio di cose su questo remoto Paese. E' il racconto di un ragazzo che fugge dai campi di prigionia della Corea del Nord e riesce dapprima a trasferirsi nella Corea del Sud e successivamente in America. La storia è toccante, lo stile semplice e scorrevole. Lo consiglio vivamente!
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