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Il mio incontro con questa narratrice svedese e' avvenuto nel 2010, con La principessa di ghiaccio, romanzo edito da Marsilio e che ha segnato il suo esordio in terra italiana. Ricordo che all'epoca apprezzai sia la trama che lo stile, tanto che scrissi una recensione positiva. In seguito sono uscite nel nostro paese altre opere della L�¤ckberg che, pero, non ho letto, preferendo per i gialli e i noir i lavori di Georges Simenon. Quest'anno, nel periodo di forzata clausura a causa del Covid 19, ho pensato di trascorrere il tempo leggendo molto e cosi casualmente mi sono caduti gli occhi su La gabbia dorata, memore della positiva trascorsa esperienza. Pero, non potevo capitare peggio, tanto che, incapace di arrivare alla fine e quindi troncata la lettura dopo un centinaio di pagine, mi sono chiesto se l'autore fosse la stessa Carlotta Camilla L�¤ckberg della Principessa di ghiaccio, perche i due romanzi sembrano scritti da persone diverse. In particolare in La gabbia dorata, a parte la modestia della trama, ci sono caratterizzazioni che definire mal realizzate e' un eufemismo, ma anche lâ??analisi logica dei periodi denota quasi uno stato confusionale della narratrice, che non manca anche di spunti di carattere sessuale piuttosto volgari.
Pessimo. Trama con un sacco di incongruenze, episodi di sesso sparsi qua e là senza coerenza con la storia, che fanno apparire la protagonista una specie di ninfomane. Figure maschili delineate evidenziando solo gli aspetti caratteriali negativi e quelli fisici positivi. La protagonista è una specie di Erinni moderna che utilizza gli strumenti informatici per la sua vendetta. Meglio leggere altro...
Grande delusione!!! Non lo consiglio a nessuno
Recensioni
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