Il gobbo di Notre Dame

La storia di Quasimodo, il gobbo di Notre-Dame, è apertamente ispirata al romanzo "Notre-Dame de Paris", dello scrittore francese dell'Ottocento Victor Hugo. Nonostante questo, la trama sviluppata nel cartone Disney prende le distanze in parecchi aspetti da quella del romanzo ed è il punto di partenza per sviluppare una storia più fruibile e con il lieto fine tipico dei classici d'animazione. La vicenda è quella di Quasimodo, un bimbo gitano che perde i genitori appena nato e che, seppure controvoglia, viene cresciuto sotto l'egida di Frollo, arcidiacono della città di Parigi nel Medioevo. Frollo tiene Quasimodo nascosto nella cattedrale e fa di lui un campanaro, sostenendo che se lasciasse la chiesa il mondo lo distruggerebbe, a causa della sua gobba evidente e del suo strabismo. Il giorno dell'Epifania, però, quando ha ormai 20 anni, Quasimodo decide di scendere dal campanile e di avventurarsi per la prima volta nella città in festa, facendo la conoscenza della bella zingara Esmeralda e del capitano delle guardie Febo. Una svolta scoperto da Frollo in compagnia di Esmeralda, Quasimodo viene ricacciato a Notre-Dame, ma da quel giorno la vita sua, di Esmeralda, di Febo e di Frollo stesso è destinata a cambiare in maniera vorticosa. Un film che è ormai un grande classico, sia per la colonna sonora sublime che per la tematica delicata e profonda che affronta. Forse più adatto agli adulti e ai giovani che ai bambini più piccoli, ma di certo immancabile nella propria videoteca personale.

Un gran bel Classico Disney, alta la qualità dell'animazione e l'intensità della storia, non scontata, neppure per coloro i quali hanno letto il romanzo originale di Hugo al quale il film si è ispirato. Quasimodo, personaggio oscuro, triste, a causa del suo passato e presente, vissuto all'ombra di Frollo, qui giudice impassibile e cinico. Film cupo, ma allo stesso tempo con sfumature brillanti, non pensato prevalentemente per un pubblico estremamente giovane a mio avviso, viste alcune scene abbastanza intense e alcune sfumature maliziose. Inoltre i temi toccati sono molto importanti, in particolare l'intolleranza verso il diverso, e il razzismo. Un apprezzamento particolare alla voce di Quasimodo, prestatagli da un grande Massimo Ranieri, e Mietta a prestarla ad Esmeralda, protagonista femminile del film. Entrambi sia nei dialoghi che nelle canzoni (splendida la colonna sonora). Un film d'animazione, un Classico Disney, che personalmente mi è piaciuto molto e mi sento vivamente di consigliare.

OTTIMO PRODOTTO