Il grande freddo di Lawrence Kasdan - DVD
Il grande freddo di Lawrence Kasdan - DVD - 2
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Il grande freddo
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Descrizione


Compagni di scuola negli anni Settanta si ritrovano anni dopo al funerale di un amico morto suicida. Ognuno ha preso la propria strada, ma anche se i sogni comuni non esistono più, i ricordi tengono in vita l'amicizia.

Dettagli

1984
DVD
8013123059208

Informazioni aggiuntive

  • Columbia TriStar Home Entertainment, 2013
  • Eagle Pictures
  • 101 min
  • Inglese (Dolby Digital 5.1);Italiano (Mono);Spagnolo (Mono);Francese (Mono);Tedesco (Mono);Inglese (Dolby Surround)
  • Francese; Inglese; Tedesco; Italiano; Spagnolo
  • 1,85:1
  • documentario; scene inedite in lingua originale; trailers; filmografie

Valutazioni e recensioni

  • Stefano Cifatte

    L'idea del gruppo di persone che dopo anni si reincontrano è stata molto usata nel cinema, vedi "Compagni di scuola" di Verdone, che è dichiaratamente ispirato da questa pellicola, seppure discostandosene. Questo film andrebbe visto soprattutto da quelli che hanno visto il film dell'attore/regista romano, perchè così come sono stati attratti dalla nostra italica versione, la storia di base è la medesima, con però sfumature più legate all'immaginario americano e ai suoi stereotipi. Nessuno del cast eccelle, ma tutti fanno la loro parte in maniera efficace, e il film merita anche solo per la sua capacità di far tornare chi già c'era in quegli anni a quei tempi, specie per i costumi di scena (che all'epoca costumi non erano, ma abiti normali). E' riflessivo, ma anche scherzoso, in un giusto mix a mio avviso, e per questo può essere visto sia quando si è in cerca di qualcosa di profondo sia quando si vuole distrarsi un pò. Non un capolavoro, ma un buon medio massimo.

  • Carlo Stella

    Negli anni ottanta il suicidio di Alex – interpretato da Kevin Costner nei “flashbacks” che però sono stati tagliati nella versione definitiva – fa riunire un gruppo di amici, ex-alunni di un college negli anni sessanta che hanno intrapreso strade diverse e sono cambiati nelle aspirazioni e nelle aspettative: l’attivista politico è ora un attore di Hollywood, l’avvocato radicale lavora in un affermato Studio Legale, il giornalista di sinistra lavora per “People” e così via. L’incontro porta ad un confronto tra ciò che erano, ciò che volevano essere e ciò che sono diventati: la consapevolezza di non essere diventati quello che si voleva e che il mondo non è diventato come lo si voleva intacca solo per un po' la saldezza del legame generazionale. Il problema principale per loro è quello di fare i conti con il passare del tempo e con l'abbandono delle idee rivoluzionarie che avevano caratterizzato la loro giovinezza e che ora sono stati sostituiti dalle preoccupazioni per il lavoro, la famiglia o la casa. L'incontro è l'occasione per ricordare i sogni persi e confrontarli con il presente, conoscersi di nuovo, ristabilire rapporti e crearne di nuovi. Il film è un insieme di dialoghi che rivelano le emozioni dei personaggi, ricca espressione delle complicazioni, verità e disillusioni dell’animo umano. Un “cult movie” - con una colonna sonora infarcita di classici anni sessanta - che ha lanciato verso l’olimpo del cinema americano la maggior parte degli interpreti, da Glenn Close a Tom Berenger, William Hurt, Kevin Kline e Jeff Goldblum. Gli sceneggiatori hanno l'ambizione di inquadrare una generazione, quella figlia del '68, che guarda con rimpianto alla vitalità ribelle del passato, facendo i conti con gioie, delusioni, occasioni perdute, tensioni mai sopite e sentimenti repressi. Il materialismo e la superficialità degli anni '80 diventano poi uno stridente contrappunto a quegli ideali giovanili.

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