Un Grisham che torna nelle aule di tribunale, anche se in modo distaccato e non diretto, per fare notare la condizione dei giovani laureati in legge. Penso che l'idea di fondo sia abbastanza originale, la scrittura è coinvolgente e scorrevole però secondo me manca qualcosa per renderlo un legal thriller degno di questo nome, a differenza di altri romanzi scritti proprio dallo stesso scrittore. Quindi sicuramente una piacevole lettura nonostante comunque non sia indimenticabile.
La grande truffa
Gli studenti Mark, Todd e Zola si sono iscritti alla scuola di legge di Washington con le migliori intenzioni e il sogno di cambiare il mondo. Dopo essersi coperti di debiti per poter pagare le rette salatissime di una mediocre scuola privata, i tre amici si rendono conto di essere oggetto di una grande truffa. Il loro istituto, infatti, è nelle mani di un potente e losco investitore newyorchese, che è anche socio di una banca specializzata nella concessione di prestiti agli studenti. Dopo anni di sacrifici e false promesse di un lavoro sicuro, Mark, Todd e Zola capiscono che con ogni probabilità non riusciranno mai a passare l'esame di abilitazione. Ma forse c'è una via d'uscita: l'obiettivo è farla franca con i creditori e vendicarsi del torto subito. E per riuscire in tutto ciò i tre devono lasciare subito gli studi, fingere di avere i titoli per praticare la professione di avvocato, eleggendo il Rooster Bar, dove si incontrano abitualmente, a loro quartier generale. È un'idea completamente folle. O no?
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2019
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
GIUSEPPINA ALBANESE 20 maggio 2018
-
Il re del legal thriller stavolta ci porta nel regno delle società erogatrici di prestiti agli studenti, un mondo per noi italiani fortunatamente sconosciuto e che si deve all’altissimo costo degli studi in America. Sentire che uno studente ha un debito con lo stato e con i privati, quasi alla fine dei suoi studi, di duecentosettantaseimila dollari fa impressione! Un importante uomo politico italiano - destinato a divenire Presidente del Consiglio dei Ministri - ebbe a dire tempo fa: “Quando da noi nasce un bambino si fa festa. In America si inizia a risparmiare per pagargli gli studi”. Le vicissitudini di Gordy (che farà una bruttissima fine), Mark, Todd e Zola sono narrate con la maestria ormai consueta ai suoi lettori. Indovinate per chi abbiamo fatto il tifo?
-
Certo che se qui in Italia l'istruzione costasse tanto quanto in America, non so quanti farebbero più di un figlio. Per me è impensabile l'idea di finire l'università con un debito da saldare quasi impossibile da saldare. I tre protagonisti si ritrovano proprio così, con un debito che non sanno come estinguere, e decidono così di organizzare una grande truffa. La storia è narrata con la solita maestria a cui Grisham ci ha abituati, la scrittura è fluida, scorrevole, però da questo scrittore mi aspetto un po' di più.