Grey. Cinquanta sfumature di grigio raccontate da Christian

La storia, sradicata da tutto il resto, non è male, certamente non è così originale e rivoluzionaria, ma nel suo piccolo regge e si fa leggere, nella sua semplicità potrebbe sicuramente far passare qualche ora di lettura coinvolgente e spensierata. Per tutta la durata del libro si sovrappongono ai dialoghi e alle descrizioni i pensieri del protagonista, Christian Grey, ed il tutto viene reso molto confusionario perché nulla segue un filo logico e spesso ci si ritrova a perdere il filo del discorso.

La cosa che balza immediatamente agli occhi una volta iniziata la lettura di Grey è che il romanzo sembra scritto molto meglio dei precedenti, almeno nelle sporadiche parti che non sono “meri” copia/incolla dei precedenti libri. La James ha infatti dovuto riproporre in più punti le medesime parole e dialoghi usati nei precedenti libri quindi la nuova fatica della scrittrice non aggiunge molto di nuovo alla narrazione già nota anche se, alcuni particolari della vita di Grey, vengono finalmente svelati.

L’autrice, sulla scia delle tre sfumature, ci ha presentato con questo libro il punto di vista di lui, l’enigmatico e inarrivabile Christian Grey. La scrittura è la stessa. La storia ricopre l’arco temporale esatto di 50 sfumature di grigio. La voce narrante è Christian che sostituisce quella di Anastasia Steel dei primi tre libri. Molto piacevole come libro. Praticamente un revival, visto che vengono ricalcati i dialoghi e le situazioni.