Lessi questo libro quando ero solo un'adolescente e ne rimasi davvero colpita, tanto che il ricordo di quella storia, a distanza di diversi anni, rimane ancora nei miei ricordi. Una storia di dolore, terrore, fame, miseria, morte; atrocità troppo grandi per una ragazzina cosi' giovane, come Trudi, cresciuta nel benessere e nell'amore del focolaio famigliare, troppo grandi per qualunque essere umano. Un romanzo testimonianza scritto in prima persona. Una lettura semplice che ci porta scorrevolmente e delicatamente dentro la sofferenza di una bambina, di una famiglia, di una intera popolazione. Il racconto toccante di Trudi, ci fa' comprendere quanto siano stati forti, non solo fisicamente, ma soprattutto pisicologicamente i sopravvissuti alle atrocità dei campi di lavoro e di sterminio, dove la vita d'un tratto ti abbandona. Una storia soprattutto di coraggio, di sacrificio di non voler mai abbandonare la speranza, di amore tra madre e figlia; un amore che le ha sostenute durante un anno passato a farsi forza e a lottare minuto dopo minuto per la sopravvivenza, nella speranza di essere liberate. Una buona lettura, non impegnativa ma che fa' riflettere, ideale per far conoscere l'Olocausto (periodo buio della storia dell'umanità) alle nuove generazioni.
Ho sognato la cioccolata per anni
Vincitore del Premio Andersen 2005, miglior libro oltre i 12 anni
La storia di una bambina che, dai té danzanti di Francoforte, si ritrova rinchiusa nel ghetto di Kosvo prima di finire nel campo di concentramento di Stutthof. Una storia vera, di affetto e devozione. La prova d'amore di una figlia ragazzina, che nella grande tragedia dell'olocausto rifiuta di salvarsi per non abbandonare la madre, perché sa che solo da quel legame forte e profondo, indispensabile per entrambe, potrà attingere la forza per continuare a sperare anche quando, nuda e rasata, si vedrà spinta verso la bocca di un forno crematorio.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Edizione:2
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Anno edizione:2013
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La storia di una bambina deportata prima del ghetto di Kosvo e poi nei campi di concentramento.Di libri che parlano dei campi di sterminio c'è ne sono davvero tantissimi, scritti in mnodo molto simile dai più famosi ai meno famosi.questo libro narra la vicenda dal punto di vista di una bambina che cerca in tutti i modi di salvarsi, di resistere alle follie dell'uomo per ritrovare la sua mamma,.Una storia di amore e salvezza ma anche di follia, di pazzia, di cattriveria umana,per fortuna la speranza non lascerà mai questa bambina che alla fine riuscirà a raccontarci la sua storiaconsiglio questo libro anche ai più giovani perchè magari dal puntodi vista di una bambina l'argomento può sembrare meno restio, può essere capito e compreso meglio e può far pensare anche chi ancora non è in grado di capire quanto l'uomo sia crudele..tratto da una storia vera.