Ottimo rapporto qualità prezzo. Le pagine sono piene e fitte, la scrittura è piccola e la lettura diventa poco confortevole ma ciò che conta è il contenuto
L'idiota
-
Autore:
-
Editore:
-
Anno edizione:2024
-
In commercio dal:02 ottobre 2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Giancarlo Di Fronzo 26 febbraio 2019
-
Con L'idiota ho solo confermato ciò che già pensavo di questo straordinario autore. Quando si legge Dostoevskij non si legge solo la storia dei protagonisti con tutte le loro vicissitudini, ma c'è moltissimo altro come riflessioni sulla religione, sulla pena di morte, sulla dignità dei ceti umili e sulla falsità e ipocrisia di quelli abbienti. la caratterizzazione dei personaggi è tale da credere di aver conosciuto da vicino i protagonisti della storia e non solo e alcune riflessioni sono così moderne da non credere di stare leggendo uno scrittore dell'800; per non parlare della poesia di alcune pagine! Questo libro in particolare parla di un principe definito idiota a causa della sua epilessia, da cui era affetto lo stesso Dostoevskij, e di tutto ciò che gli capita in Russia dopo aver trascorso un lungo soggiorno in una casa di cura in Svizzera. La trama è molto complessa ed è un peccato svelarla, quindi non vi resta che leggerlo e non ignorare questo grandissimo autore.
-
"La bellezza salverà il mondo": è questa la verità da idiota, l'idea con la quale il giovane principe Mishkin entra in società, dopo aver passato molto tempo in una clinica Svizzera a curare la sua epilessia. Nel romanzo l'azione si riduce a poco; l'attenzione è rivolta esclusivamente all'analisi interiore del protagonista e gli eventi servono solo a mettere in luce le sue idee. Con questa opera Dostoevskij continua la sua analisi del bene e del male, filo conduttore di tutta la sua bibliografia: se con "i demoni" si proporrà di rappresentare il male, con "l'idiota" a venire a galla è il buono, incarnato appunto dal giovane Mishkin. La verità che il principe si propone di portare alla gente è quella della semplicità, della "ricerca del bello" intesa come amore per le piccole cose e, principalmente, amore del prossimo: E' su quest'ultimo punto, l'amore incondizionato verso chiunque, che il povero protagonista troverà grandi difficoltà, dal momento che tutti tenteranno di raggirarlo e verrà considerato, appunto, alla stregua di un povero idiota. La sua bontà e la purezza d'animo risalterà soprattutto dal suo amore verso la "signora delle camelie" russa Nastas'ja Filippovna, una donna ingiustamente etichettata da tutti come corrotta e perduta. A capire la sua profondità e purezza d'animo è solo Mishkin, che scorgerà in lei una bellezza sincera, reale. Questa passione tormentata, respinta dalla bella e fatale Nastas'ja, e che condurrà il principe alla sua rovina, è soltanto l'apice di una fine lenta, inesorabile, a cui il protagonista è fatalmente destinato, in virtù delle sue idee, della sua concezione delle cose, che potremmo definire rivoluzionarie, e pertanto osteggiate da chiunque incontri nel suo cammino. Trovandomi ad esprimere un giudizio sull'opera, non posso che attrubuirle il massimo dei voti, dal momento che per me rappresenta la vetta artistica di uno dei miei autori preferiti. La lucidità con cui Dostoevskij traccia il profilo del protagonista, permettendoci di scorgere, via via che si prosegue nella lettura, la sua "verità da idiota", mi ha notevolmente impressionato, facendomi apprezzare questo romanzo più di tutti i suoi altri grandi capolavori, magari più conosciuti e apprezzati, quali "delitto e castigo" e " I fratelli Karamazov". Da un punto di vista stilistico e di forma, inutile dire che il libro incarna perfettamente lo stile dell'autore: la narrazione è tetra, claustrofobica, a tratti asfissiante. Dietro questa scorza rude ma al tempo stesso piacevole si trova un messaggio di estrema attualità e potenza, un rimedio per risollevare le sorti di un mondo ormai dato per spacciato: La bellezza salverà il mondo.