Questo libro ci svela otto secoli di storia dell’Asia Centrale, con uno stile pulito e denso di approfondimenti culturali. I fatti storici fanno da sfondo ad un excursus culturale che impressiona per vastità e ricchezza: grandi città come Baghdad, Merv, Nishapur, Bukhara, Samarcanda, Gurganj, Herat, hanno ospitato presso le loro corti grandi pensatori (al-Kwarizmi, al-Bukhari, al-Farabi, Ferdowsi, al-Biruni, Ibn Sina, al-Ghazali, Rumi, solo per citarne alcuni) che - favoriti da un mecenatismo straordinario e durato più di tre secoli - hanno saputo produrre immensi studi in campo astronomico, matematico, medico, filosofico e religioso. L’Asia Centrale è stata una fucina che, all’apice dello splendore dei regni Abbasidi, Samanidi e Selgiuchidi, ha saputo aprirsi alle diverse culture in cui si trovava “incastonata” ed - integrandole e rielaborandole - ha prodotto opere scientifiche e letterarie che hanno saputo resistere per secoli al rischio di invecchiamento. Un testo davvero illuminante, che consiglio vivamente a chiunque sia interessato a scoprire quanto questa terra abbia saputo essere straordinaria.
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LIBRO
L' illuminismo perduto. L'età d'oro dell'Asia centrale dalla conquista araba a Tamerlano
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L' illuminismo perduto. L'età d'oro dell'Asia centrale dalla conquista araba a Tamerlano
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L'affascinante storia culturale dell'Asia centrale nel suo periodo di massimo fulgore, quando tra Kazakistan, Afghanistan, Iran e Xinjiang fiorirono commerci, città leggendarie, arti raffinate e tutti i campi della conoscenza, dall'astronomia alla matematica, dalla filosofia alla medicina conobbero sviluppi con pochi eguali nella storia dell'umanità.
In questo ampio saggio riccamente illustrato, S. Frederick Starr racconta la storia affascinante e in gran parte sconosciuta dell'illuminismo medievale nella Grande Asia centrale. La vita movimentata in popolose città organizzate e le sorprendenti creazioni di molte importanti personalità nei più svariati campi del sapere vengono collocate dall'autore all'interno di un vivace affresco storico del periodo. Poiché molti scienziati e intellettuali scrissero per lo più in arabo, a lungo sono stati definiti «arabi». In realtà, appartenevano a popolazioni persiane e turche che vivevano nella vasta regione che oggi si estende dal Kazakistan all'Afghanistan e dall'area più orientale dell'Iran fino allo Xinjiang, in Cina. Fu infatti nell'Asia centrale che tra il 750 e il 1150 si diede un nome all'algebra, si calcolò il diametro della Terra con una precisione senza precedenti, si scrissero alcune delle più belle poesie del mondo e libri che sarebbero serviti a definire la medicina europea. Con i soli strumenti della logica, basandosi sui dati dell'osservazione diretta, il persiano Biruni dedusse persino che dovevano esistere altre terre oltre a quelle conosciute, scoprendo in un certo senso l'America cinque secoli prima di Colombo. Raramente nella storia vi fu una simile concentrazione spaziale e temporale di saperi. Non c'è da stupirsi che ciò abbia influenzato la cultura europea dai tempi di Tommaso d'Aquino fino alla Rivoluzione scientifica, e abbia avuto un medesimo, profondo impatto in India e in gran parte dell'Asia. Questa storia culturale e intellettuale dell'Asia centrale inquadra nascita, sviluppo e declino di un periodo cruciale nella storia dell'umanità.
Traduzione di Luigi Giacone
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2017
In commercio dal:
24 aprile 2017
Pagine:
XXVII-674 p., ill. , Rilegato
EAN:
9788806232221
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Andrea Franchi 09 maggio 2020