Imprimatur

L'esordio di Monaldi&Sorti è senz'altro una lettura piacevole, sorretta da un gusto per l'indagine storica e un lavoro di ricerca straordinario. Proprio questa monumentale architettura, tuttavia, è l'elemento di forza e allo stesso tempo di debolezza dell'opera. La necessità di ripercorrere gli antecedenti e i fatti salienti del fatidico settembre 1683 risulta infatti in dialoghi poco naturali, saturi di nomi e date, ricorrendo più volte all'ignoranza del giovane narratore come espediente per giustificarne l'intento didascalico; il che, se è utile al lettore per orientarsi fra i vari intrighi, rischia di distoglierlo dalla vicenda in corso.

Ho scoperto questo libro quasi per caso,e devo dire che me ne sono innamorato,trama stupenda,sembra scritto per diventare un film,pagina dopo pagina ti fa entrare nei segreti di quel tempo,con due personaggi fantastici,lo consiglio al cento per cento,ora sono pronto a leggere il secondo libro della saga..VERITAS

Estremamente ben scritto e documentato, Imprimatur è un romanzo storico di eccellente fattura che ci fa rivivere alla fine del '600 un'avventura politica (ma anche musicale) che va da Roma a Parigi a Vienna! Ho particolarmente apprezzato lo sforzo degli autori di rendere per quanto possibile la lingua dell'epoca, senza tuttavia appesantire la lettura. Secondo il mio modesto parere, trattasi di un libro IMPERDIBILE per gli appassionati di romanzi storici. Tratta della peste, della gastronomia, degli intrighi politici romani ed europei, in un momento estremamente grave, in cui il Turco premeva alle porte di Vienna. I personaggi sono molto interessanti, eclettici e talvolta strampalati e dall'eloquio fantasioso; è facile affezionarsi a loro!