In Patagonia

Decisamente mi aspettavo di più da "il libro simbolo di tutti i viaggi". Però sono sicuro che è colpa mia, al momento apprezzo di più la letteratura di viaggio più terra terra, che racconta di più itinerario e tipologia di viaggio, entrando nel dettaglio sul COME ha viaggiato, e non come fa Bruce, che descrive più persone incontrate e intervistate e pensieri dell'autore. Ovviamente è solo un modo di valutare, credo che più la nel tempo apprezzerò a pieno l'opera.

Basta leggere le prime pagine per capire quanto sia vero che Chatwin venga giustamente considerato l'inventore della moderna letteratura di viaggio. L'autore calamita il lettore sul testo, facendolo sentire quasi parte del racconto. Sembra di sentire il vento che spazza le terre argentine del Sud, la polvere alzata dai vecchi bus che raggiungono i paesi più sperduti, eppure così ricchi di storie da raccontare, di piccoli grandi miti legati a semplici peones, allevatori immigrati dall'Europa, avventurieri di ogni sorta. Un'umanità che si rivela in tutta la sua insospettabile potenza comunicativa. Chatwin ci guida per mano dove forse molti mai metteranno piede. È il suo dono, la sua preziosa eredità ai viaggiatori di ogni tempo.

Sicuramente il libro simbolo della letteratura di viaggio, pieno di storie e di storia, di emigrazione e immigrazione, politica e costume. Lettura affascinante ma a tratti noiosa. Comunque un'imperdibile