Un infausto inizio. Una serie di sfortunati eventi. Vol. 1

Avevo già visto il film e pensavo che non avesse molto senso fare una serie tv su "Una serie di sfortunati eventi". Mi sbagliavo. La prima stagione si attiene piuttosto fedelmente al film (con alcune aggiunte, naturalmente) ed è molto ben fatta. Le atmosfere cupe, l'ottima recitazione e i dialoghi ben costruiti sono degli elementi che la rendono una serie davvero gradevole e interessante. La trama è piuttosto infelice, ma intrecciata a momenti di comicità. Assolutamente consigliata.

Senza dubbio, Lemony Snicket coinvolge meravigliosamente il lettore nelle avventure, alquanto sfortunate, dei giovani fratelli Baudelaire. Il segreto della bellezza di questo libro si cela in uno degli aspetti fondamentali della storia, l'ironia: l'autore racconta con semplicità e maestria suprema di quanto l'ironia, anche nei momenti peggiori, possa essere l'unico spiraglio per poter andare avanti. A dispetto di una trama e di intrighi complessi, lo stile di scrittura risulta essere molto semplice e la narrazione è scorrevole: queste caratteristiche rendono adatto il libro soprattutto per i bambini, che riusciranno quindi ad avvicinarsi anche a temi empirici, quali la morte o la paura, senza però avvertire alcun tipo di sensazione negativa. Non vedo l'ora di leggere il seguito, super consigliato!

Ho poco da dire sugli eventi del libro che, per giunta, è molto breve: si trattano delle stesse vicissitudini che avvengono nella serie che è stata, quindi, molto fedele ai romanzi originali. Vorrei spendere, però, due parole sul resto. Innanzitutto, la cosa che mi ha colpito di più di questo brevissimo romanzo è stata la prosa: strana, personale, condita di humor nero. Rimanda perfettamente alla “voce narrante” della serie tv: ottimo lavoro di Netflix! Lemony Snicket, il nostro narratore, è una voce molto particolare e piacevole, e cattura subito il lettore con il suo modo di raccontare le vicende dei poveri fratello Baudelaire. Altro aspetto che mi ha colpito è stata l’atmosfera del libro che, rispetto alla serie tv, risulta essere molto più tetra, sofferente. Non so se è fatto apposta, ma nella serie gli aspetti più tristi delle vicende dei Baudelaire vengono quasi messi in ombra dal sarcasmo e dalla comicità di certe situazioni ed eventi. Mentre nel libro tutto il macabro, il dolore, e la sofferenza dei tre bambini emerge tantissimo, colpendo forte il lettore.