Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Io sono vivo, voi siete morti - Emmanuel Carrère - copertina
Io sono vivo, voi siete morti - Emmanuel Carrère - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 175 liste dei desideri
Io sono vivo, voi siete morti
Disponibilità in 5 giorni lavorativi
19,00 €
19,00 €
Disp. in 5 gg lavorativi
Chiudi

Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori

Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
Spedizione Gratis
19,00 €
Vai alla scheda completa
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
Spedizione Gratis
19,00 €
Vai alla scheda completa
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi
ibs
Chiudi
Io sono vivo, voi siete morti - Emmanuel Carrère - copertina
Chiudi

Promo attive (1)

Descrizione



A trentacinque anni, spinto da questa inesausta passione, Carrère decise di raccontare la vita, vissuta e sognata, di Philip K. Dick. Il risultato fu questo libro, in cui emerge un'attenzione chirurgica per il dettaglio e una lucidità mai ottenebrata dalla devozione.

"Sono certo che non mi credete davvero, e forse non credete davvero che ci creda io stesso. Eppure è la verità. Siete liberi di credermi o meno, ma vi giuro che non sto scherzando: è una cosa molto seria, una questione importante. Certo, capirete che anche per me una simile affermazione è di per sé sconcertante. Molti sostengono di ricordare una vita passata, ma io sostengo di ricordare un'altra, diversissima, vita presente. Che io sappia, nessuno ha mai affermato una cosa del genere, ma ho il sospetto di non essere l'unico ad aver fatto questa esperienza. Ciò che è unico è la mia disponibilità a parlarne." - Discorso pronunciato da Philip K. Dick a Metz, il 24 settembre 1977

«Da adolescente» scrive Emmanuel Carrère nel Regno «sono stato un lettore appassionato di Dick e, a differenza della maggior parte delle passioni adolescenziali, questa non si è mai affievolita. Ho riletto a intervalli regolari Ubik, Le tre stimmate di Palmer Eldritch, Un oscuro scrutare, Noi marziani, La svastica sul sole. Consideravo – e considero tuttora – il loro autore una specie di Dostoevskij della nostra epoca». A trentacinque anni, spinto da questa inesausta passione, Carrère decise di raccontare la vita, vissuta e sognata, di Philip K. Dick. Il risultato fu questo libro, in cui, con un'attenzione chirurgica per il dettaglio e una lucidità mai ottenebrata dalla devozione, Carrère ripercorre le tappe di un'esistenza che è stata un'ininterrotta, sfrenata, deragliante indagine sulla realtà, condotta sotto l'influsso di esperienze trascendentali, abuso di farmaci e di droghe, deliri paranoici, ricoveri in ospedali psichiatrici, crisi mistiche e seduzioni compulsive – e riversata in un corpus di quarantaquattro romanzi e oltre un centinaio di racconti (che hanno a loro volta ispirato, più o meno direttamente, una quarantina di film). Con la sua scrittura al tempo stesso semplice e ipnotica, Carrère costruisce una biografia – intricata e avvincente quanto lo sarà, vent'anni dopo, quella di Eduard Limonov – che è insieme un romanzo di avventure e un nitido affresco delle pericolose visioni di cui Dick fu artefice e vittima.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2016
26 maggio 2016
351 p., Brossura
9788845930874
Chiudi

Indice


Indice

I. Berkeley
II. Gli omini verdi
III. George Smith e George Scruggs
IV. Cosa faceva in realtà
V. Il Ratto in famiglia
VI. Chung Fu, la Verità interiore
VII. L'idiozia
VIII. Follia a due
IX. Presenza reale
X. Ko, il Sovvertimento, la Muta
XI. Definire l'umano
XII. Ritratto dell'artista come eresiarca
XIII. Dove vivono i morti
XIV. I freak
XV. Scorrete lacrime
XVI. L'inverno dell'anima
XVII. L'impero non è mai cessato
XVIII. La caduta del tiranno
XIX. Ciò che il grasso amico dei cavalli aveva incontrato
XX. Capolinea
XXI. Massa critica
XXII. Quella che stava aspettando
XXIII. Verità penultime
XXIV. L'indecidibile

Nota

Valutazioni e recensioni

3,86/5
Recensioni: 4/5
(7)
5
(1)
4
(5)
3
(0)
2
(1)
1
(0)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Lobo
Recensioni: 4/5

Questo libro segnò l'inizio della carriera di biografo di Carrère, ed è scritto con l'entusiasmo di un ammiratore di Dick e di un neofita del genere. Ad ogni pagina è evidente l'amore del francese per uno dei grandi della fantascienza novecentesca (le prime opere di Carrère sono palesemente debitrici dell'influenza dickiana), così come l'interesse nei confronti di una figura così poco conosciuta. P.K. Dick è stato un innovatore della letteratura americana della seconda metà del secolo XX, ma anche un uomo profondamente minato nel fisico e nella psiche, costretto in un genere poco considerato. Le difficoltà economiche e personali, le sperimentazioni, il respiro di un Paese dilaniato da contraddizioni interne. Tutto questo viene attraversato e riletto da Dick nelle sue opere e Carrére lo segue fedelmente, passo dopo passo. Unico ostacolo: la vita dello scrittore americano non è quella di un uomo d'azione e a chi non fosse interessato al personaggio in sè, può risultare una lettura faticosa.

Leggi di più Leggi di meno
Emanuele
Recensioni: 5/5

Indubbiamente uno dei migliori Carrère. Imprescindibile per gli amanti dell'opera di Philip Dick.

Leggi di più Leggi di meno
Sasha
Recensioni: 4/5

Impossibile comprendere a pieno l'opera di Dick senza leggere almeno una (ma sarebbe meglio tutte) delle sue biografie. Personaggio troppo fuori dagli schemi e troppo sopra le righe per poterlo comprendere e apprezzare solo attraverso i suoi romanzi. Libro molto biografico e in alcuni punti un pelo noioso, sicuramente lo potranno apprezzare e amare a pieno solo i grandi fan di PKD.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

3,86/5
Recensioni: 4/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(1)
4
(5)
3
(0)
2
(1)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Voce della critica

DICK LO FA COL TUO CERVELLO

Adelphi ripubblica la straordinaria biografia di Philip K. Dick scritta da Emmanuel Carrère nel 1993. Più che un libro, un moltiplicatore di libri.

Philip K. Dick aveva ragione. Non credo che siamo in molti a pensarlo, quasi tutti infatti ritengono che fosse un uomo di genio (o il più grande autore di un genere letterario considerato di serie B come la fantascienza) irrimediabilmente pazzo e paranoico, e chiudono lì la questione, rubricando la sua trionfale rivelazione metafisica a una provincia patetica della psichiatria. Poveretti. Alla fine sono riusciti a digerire le estasi di Plotino e i furori bruniani, le speculazioni di Meister Eckhart e le uscite dal mondo di Simone Weil solo perché il tempo, l’accademia, il conformismo culturale – date voi il nome a questa forza mortale – ha normalizzato e ucciso la potenza di quelle visioni. Un ragazzo di Gorizia, agli inizi del Novecento, a causa del potere necrofilo di questa banalizzazione, da lui individuata e analizzata nella sua tesi in filosofia, si sparò un colpo di rivoltella la notte prima di laurearsi e buonanotte ai suonatori; questo ragazzo si chiamava Carlo Michelstaedter e sono sicuro che Carlo Michelstaedter sarebbe stato un lettore pieno di amore per Philip K. Dick. Emmanuel Carrère non si spinge fino a questo punto. E’ un autore, per fare un esempio, che come prima cosa, cioè quando sta per inoltrarsi per centinaia di pagine de “Il Regno” nel racconto della nascita del Cristianesimo e della teologia politica di San Paolo, la prima cosa che sente il bisogno di fare è di lamentarsi per quando si licenziò da una fortunata produzione televisiva per colpa di giovani sceneggiatori presuntuosi e ignorantelli.

Emmanuel Carrère non è un viaggiatore infero, ma è il più grande estensore contemporaneo di un genere antico: le vite dei Santi.

Lo ha fatto abbastanza recentemente con Limonov, lo ha fatto come suo primissimo lavoro con Werner Herzog (speriamo che Adelphi lo stampi e lo traduca; ormai è introvabile), lo ha fatto più di vent’anni fa con Philip K. Dick in questa biografia “Io sono vivo, voi siete morti” ritradotta ora da Federica e Lorenza Di Lella (Adelphi) dopo la vecchia edizione Hobby & Work (Hobby & Work!!!) del 2006.

Tra i compiti di ogni vita dei Santi il più importante è di conquistare l’entusiasmo di nuovi adepti. Il libro deve dunque agire come sortilegio e mutare la sorte dei lettori. Carrère ci riesce quasi sempre. Dopo aver letto la sua biografia su Limonov, mi sono precipitato su un personaggio secondario di quel racconto (Jean-Edern Hallier, il direttore di una funambolica rivista, L’Idiot International, dove iniziò a scrivere oltre a Limonov anche Houellebecq, Matzneff, Arrabal, e molti altri irregolari); la stessa cosa succede con questo libro su Dick: mi sto documentando abbastanza febbrilmente sul vescovo episcopale della diocesi della California, James A. Pike: star televisiva amico tanto di Dick (lo introdusse alla Gnosi) quanto dei Kennedy, di Martin Luther King e del rock in Chiesa; Pike rimase sconvolto quando scoprì l’utilizzo di sostanze psichedeliche tra i primi cristiani, poi suo figlio si sparò con un colpo di fucile da caccia e da quel momento in poi iniziò a parlargli tramite sedute spiritiche a cui Dick partecipava.

Nei libri di Carrère, ogni pagina è così una biblioteca in potenza, ogni libro è un moltiplicatore di libri, una macchina bibliografica. E questo è l’aspetto che forse unisce maggiormente la sua figura, altrimenti enormemente diversa, a quella di Philip K. Dick. Il punto di contatto occulto tra i due. Solo che quello che Carrère fa coi libri, Dick lo fa con la realtà. Lo fa col tuo cervello. Bellissimo e pericolosissimo.

Recensione di Edoardo Camurri

 

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Emmanuel Carrère

1957, Parigi

Emmanuel Carrère è scrittore, regista e sceneggiatore francese.Laureato all'Istituto di Studi Politici di Parigi, è figlio di Louis Carrère e della sovietologa e accademica Hélène Carrère d'Encausse, prima donna ad essere eletta nell'Académie française, figlia di immigrati georgiani che fuggirono la Rivoluzione russa.I suoi esordi sono stati nella critica cineatografica, per «Positif» e «Télérama». Il suo primo libro, Werner Herzog, un saggio, è stato pubblicato nel 1982. Il suo esordio come romanziere risale invece al 1983: è L'amico del giaguaro, pubblicato da Flammarion. Il successivo Bravura (1984, in Italia pubblicato nel 1991 da Marcos y Marcos), invece, è stato pubblicato...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Informazioni e Contatti sulla Sicurezza dei Prodotti

Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.

Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore