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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2018
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In questo libro, Claudio Marazzini ci guida in un'analisi rigorosa e completa dello stato di salute dell'italiano contemporaneo e ci mostra come recuperare, e utilizzare, le mille sfumature della nostra meravigliosa lingua.
«Soffermatevi sul libro di Marazzini: l'italiano è veramente una lingua meravigliosa» – Corrado Augias, la Repubblica
L'italiano è da sempre la lingua più amata, più colta, ammirata in tutta Europa per la sua carica di raffinata musicalità. Per non parlare della varietà di idiomi, che corrispondono alla ricchezza delle nostre tradizioni locali. Eppure a volte sembriamo essercene dimenticati. Claudio Marazzini, presidente dell'Accademia della Crusca, lavora ogni giorno per valorizzare la nostra lingua e per attrezzarla al meglio alle sfide del futuro. L'italiano, ci ricorda, è fiorito ben prima che nascesse l'Italia: dopo essersi sviluppato nel Medioevo come idioma popolare figlio del latino, si è arricchito splendidamente con la nostra grande letteratura. Per quale motivo oggi non sfruttiamo più il suo immenso patrimonio di sensibilità e cultura?
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Un libro che andrebbe letto da ogni singolo italiano. Pane per i denti per ogni aspirante linguista. Il libro comincia con un interessante excursus storico sulla lingua italiana, mostrando l'eccezionalità e straordinarietà della sua storia rispetto ad ogni altra lingua europea, e sull'Accademia della Crusca. In seguito passa in rassegna tutti gli attacchi rivolti all'italiano sia sul fronte esterno sia quello, ahimè, interno, fornendo in questo modo un quadro tutt'altro che ottimistico, bensì abbastanza pauroso. Chi ha paura dell'eccessiva presenza di tecnicismi, non esiti a prendere il libro: la lettura è comprensibilissima e scorrevole.
Io chiederei all'esimio professore Marazzini, in qualità di Presidente dell'Accademia della Crusca, di rivedere la posizione della stessa in tema di ammissibilità e correttezza di termini estremamente cacofonici entrati purtroppo nel lessico quotidiano di giornali e tg (e non solo) come "SindacA, AvvocatA, MinistrA".
Nell’attuale momento storico, quella linguistica è sicuramente un’emergenza grande per la società italiana: a suonare il campanello d‘allarme è il professor Claudio Marazzini, con questo libro straordinario. Anzi, definirlo semplicemente straordinario mi sembra riduttivo, perché il suo autore è un padre, ma anche un compagno, un provocatore, un freddo analista; spesso sale in cattedra ma, fondamentalmente, assume il ruolo del Grillo Parlante de “Le avventure di Pinocchio”. D’altra parte, Marazzini è il presidente dell’Accademia della Crusca, la struttura deputata a proteggere la Lingua Italiana nel mondo. Qui sorge il problema: l’emergenza linguistica è particolarmente subdola e insidiosa in quanto, proprio nel nostro Paese, non si avverte la consapevolezza del rischio che corre la nostra identità linguistica. Il libro fa il punto sull’attuale stato di salute dell’”Italiano”, giungendo all’amara conclusione che nel giro di qualche tempo potrebbe estinguersi. L’autore evidenzia che la nostra lingua affonda le sue radici in una cultura di pace, a differenza di quanto avvenne per le lingue imposte dalle potenze vincitrici con la colonizzazione. Pur essendo un saggio, il testo ha una sua trama: in effetti, l’autore fa luce su un delitto in piena regola, l’uccisione della Lingua italiana, e nella sua attività investigativa non fa sconti a nessuno, neppure a se stesso, quando ricorda una sua “azzardata” previsione di qualche tempo addietro. Non mancano le critiche al comportamento delle Istituzioni che, a differenza di quanto avviene negli altri Paesi, hanno accelerato la deriva linguistica. Al riguardo, annota una miriade di episodi provenienti dai giornali e dall’emittente radiofonica nazionale che stanno creando le condizioni per dare l’addio all’Italiano. In conclusione, possiamo salvare la nostra lingua? Ecco la mia proposta: quando prendiamo la parola, cerchiamo di parlare in Italiano. Prendiamoci questo impegno ed assumiamoci questa responsabilità.
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