Jeremy Poldark. La saga di Poldark. Vol. 3

E siamo arrivati al terzo volume. Ho interrotto la lettura di un altro libro per leggere questo che aspettavo da mesi. Devo dire che non ha deluso le mie aspettative, perché le vicende si susseguono con un ritmo rapido, ma non povero di particolari e il racconto scorre grazie ad una prosa fluida e gradevole. La saga dei Poldark è composta come sappiamo noi amanti di questa serie, da ben 12 volumi e io che ho già 65 anni, desidererei che ne venissero pubblicati almeno 3 all’anno, quindi attendo con ansia il quarto volume (Warleggan). Devo ringraziare la casa editrice non solo, perché sta pubblicando ciò che aspettavo da anni (dopo aver visto nel 1975 lo sceneggiato trasmesso dalla Rai), ma anche per la bellezza delle copertine e per i caratteri di stampa che rendono i volumi agevolmente fruibili.

on il cuore ancora in subbuglio per la morte di Julia, sulle spalle di Ross pesa, come una spada di Damocle, l’accusa di aver favorito il saccheggio della nave naufragata dei Warleggan, l’omicidio del capitano e chissà cos’altro. I Warleggan, essendo proprietari della nave, condurranno i giochi: cercheranno in tutti i modi di incastrare Ross, attraverso finti testimoni al processo. Riusciranno a sbarazzarsi del loro più grande nemico? Un testimone in particolare, vecchia conoscenza di casa Poldark, farà da ago della bilancia. Ho ritrovato lo stile di Graham che avevo apprezzato nei precedenti capitoli: descrizioni dettagliate sono sapientemente alternate ad una narrazione scorrevole, anche se Graham, in questo capitolo, non sempre ha saputo tenere alta l’attenzione.