Un lavoro sporco

Sono alla 70esima pagina ed ancora non mi ha "preso" e credo sarà difficile che ciò accada. Trovo la trama noiosa e senza senso; speravo di ridere ed invece sbadiglio.

Quando l'adorata moglie Rachel muore dopo aver dato alla luce la piccola Sophie, la vita di Charlie, trentenne “maschio beta”, oltre al dolore di vedovo e alle preoccupazioni di padre è ulteriormente sconvolta da strane allucinazioni e misteriose morti, finché non giunge alla conclusione che la Morte in persona l'abbia scelto come assistente per il suo sporco lavoro. In un crescendo di colpi di scena, tra situazioni assurde, personaggi terreni sopra le righe ed esseri ultraterreni e mitologici, Christopher Moore affronta la più atavica delle paure: la Morte. Con un linguaggio diretto e ironico, alle cui punte di comicità fanno da sponda anche riflessioni serie. Una lettura piacevole e divertente.

Charlie Asher è un "maschio beta": in quanto tale, dovrebbe essere autorizzato a vivere una vita tranquilla, evitando grazie alla ad una fantasia ipocondriaca, ogni pericolo. Ma Charlie è anche prescelto per diventare la Morte (o una delle Morti): la sua fantasia sarà sufficiente ad affrontare l'aldilà? Christopher Moore ancora una volta affronta in modo ironico e divertente una storia per cui si usano di norma toni ben diversi, e ancora una volta ricompone con garbo un mosaico di credenze religiose (in questo caso mettendo in risalto le analogie nelle diverse escatologie).