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Poderoso libro (487 pagine!) per chi ama la Storia, ma non solo. Il testo si propone di esaminare, secolo per secolo (dall'XI al nostro) i cambiamenti più significativi avvenuti nel mondo occidentale, per arrivare a capire quelli che verranno: non potremo prepararci a questi ultimi se non comprendiamo quelli occorsi nel passato. Mi ha colpito molto quello che è ritenuto il cambiamento più significativo avvenuto nel XV secolo: l'invenzione dello specchio. Può sembrare una cosa irrilevante, e invece provate a pensare cosa doveva significare prima che venisse inventato lo specchio non avere neppure idea di sapere quale fosse obiettivamente il proprio aspetto. Secondo l'autore, questa scoperta fu un vento catalizzatore del pensiero rinascimentale: una volta che gli individui cominciarono a prendere decisioni in maniera autonoma, non ci fu più modo di tornare al passato. E per il XIV secolo? Anche qui può sembrare incredibile, ma fu la peste nera. È vero che a causa di essa metà della popolazione europea morì nel giro di pochi mesi, ma è anche vero che a seguito di un evento così terrificante il regime alimentare dei sopravvissuti migliorò considerevolmente e si crearono molte più opportunità in campo economico di quante ve ne fossero mai state in precedenza. E per il futuro? L'autore non è molto ottimista. Avremo, questo è fuori discussione, una progressiva riduzione delle risorse a fronte di un aumento esponenziale della popolazione (quest'ultimo già verificatosi). Sino a quando ci sarà acqua e cibo per tutti? Per non dire di territorio a disposizione? Con ogni probabilità sarà impossibile garantire a tutti l'attuale tenore di vita, mentre "la grande nave della democrazia liberale e del welfare sta affondando e appare ormai inevitabile vederla sommersa dai marosi dell'ineguaglianza e dei sacrifici". Insomma, aumenterà il divario tra ricchi e poveri, per non parlare delle conseguenze della crisi dei migranti. Se c'è una speranza, come dimostra il percorso della Storia attraverso i secoli, questa sta nella straordinaria adattabilità del genere umano.
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