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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2012
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Limonov è personaggio meschino: cattivo, egoista, esibizionista, incapace del minimo moto di empatia o solidarietà, tutto preso dal culto di se stesso e con l'idea di bastarsi da solo, quasi uno psicopatico. Purtroppo non è personaggio di fantasia, e se lo fosse potrebbe riuscire interessante questa caratterizzazione. Purtroppo è una persona reale e ha avuto una parte non trascurabile nell'opposizione a Putin, il che inevitabilmente getta un discredito profondo aull'intera opposizione. Carrère ne è affascinato e cerca in ogni modo di smussarne le spigolosità, cercando di renderlo accettabile. Gli attribuisce doti di schiettezza e sincerità, che poi il racconto dei fatti il più delle volte smentisce; si sforza di stemperare la coloritura fascista ma ne esce comunque il ritratto di un fascista a tutto tondo. Anche quando mostra aspetti di umiltà o di tolleranza o di altruismo (direi solo con le sue donne), l'impressione è che questo serva a nutrire il suo ego ipertrofico quanto fragile. Tutto questo può rendere interessante un personaggio romanzesco o, al limite un "artista", che parla attraverso le opere e la cui vita è in secondo piano. E' inaccettabile in qualcuno che si picca di rappresentare altri, una qualche collettività. Dal punto di vista formale, il racconto fila via liscio e il libro si legge con facilità. Riesce abbastanza irritante il tono giustificatorio, comprensivo dell'autore, fondato sembra su un labile parallelismo delle rispettive vite e sui giudizi controcorrente della di lui madre russa. Fornisce, e questa è la parte realmente interessante, uno spaccato delle vicende e dei personaggi che hanno animato il trapasso dall'URSS alla Russia di Putin. Paradossalmente fa venire voglia di leggere il Limonov scrittore, proprio perchè la dimensione artistica, la singolarità, darebbero limiti più accettabili alla sua negatività.
L'anticamera di questo romanzo biografico è l'assassinio della giornalista Anna Stepanovna Politkovskaja. Sono sconosciuti tuttora mandante ed esecutore dell'omicidio, avvenuto alle scale del palazzo in cui abitava. Proprio da qui, il giornalista e romanziere Carrère parte con quella che sarà una biografia su Limonov; scritta da giudice super partes e nella maniera più appassionata possibile. Lo scrittore francese ci porta subito nei primi anni della sua vita, dalle prime scorribande nelle strade di Dzerzhinsk fino a quando decise di affibiarsi il suo nom de plume nelle vesti di poeta. Limonov è stato un senzatetto, teppista, prigioniero politico, scrittore e poeta, dissidente e poi leader di partito. Nostalgico della vecchia Russia ma fermo oppositore di Vladimir Putin (come la succitata giornalista), si alleerà più tardi con l'ex scacchista Kasparov. Negli anni più ruggenti fonda il partito nazional-bolscevico: provocatorio già con la bandiera dal campo rosso (tipica di quella nazista) e con al centro falce e martello che va a sostituire la svastica. Carrerè non nasconde l'amore e l'idolatria che ha per il personaggio e l'uomo, ma smentisce da perfetto arbitro imparziale tutte le voci sul presunto retaggio nazista/fascista; mettendo a fuoco invece la sfera umana e ideologica, più vicine di quanto non si dica al socialismo. Le vite di Limonov e Carrère si sfiorano in più riprese con la storia della Russia più recente, fino a quando non giungeranno nell'epifanico ed emozionante capitolo finale. Una lezione-inchiesta preziosissima per chi vuole intraprendere, o semplicemente avvicinarsi al mestiere del giornalista.
Notevole quest'opera di Carrère, che ho divorato in pochi giorni. La storia della vita di uno scrittore-avventuriero-politico, Limonov, indubbiamente controverso. Non mancano momenti di crudezza e violenza, ma Carrère è un grande narratore, e riesce a padroneggiare con efficacia tutti i "registri" che si srotolano nel corso delle varie fasi e vicende vissute dal protagonista. Il testo è a tratti anche un "metaracconto", in quanto l'autore ama soffermarsi e dare una spiegazione sui motivi che lo hanno portato ad approfondire taluni passaggi della storia, e ad andare più veloce su altri. Molto interessante anche il racconto, puntuale, delle vicende storiche prima, durante e dopo il dissolvimento dell'URSS.
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