Maestro Utrecht

Meta-racconto sulla genesi del romanzo in generale e di questo libro in particolare (verità o finzione? Mi resta il dubbio!). Davvero ben scritto. Interessante la figura di Maestro Utrecht, moderno "buon selvaggio". Tuttavia, forse a causa della lunghezza esigua, non è riuscito a coinvolgermi. Per dire la verità, questo è un difetto che ho riscontrato un po' in tutti i volumi finora da me letti della collana "ViceVersa" della NNEditore: belli, esteticamente (nel senso della copertina, ma anche dell'abilità narrativa degli autori) impeccabili, con spunti di riflessione stimolanti... però in un certo senso anche "freddi", distaccati, come se si trattasse più di "esercizi di stile" che di romanzi veri e propri.

Che bel leggere! Poesia e ricerca, anche interiore. Per me è stata una lettura meravigliosa, un dono inaspettato, dove le parole contano e creano vita, vite. In questo piccolo romanzo c'è un'enormità di percorsi, di elaborazioni e di crescite, su più livelli. E mi è capitata una cosa! Sono certa che non mi è mai successo ciò che è successo! Questa notte l'ho terminato e l'ho sognato. Ho sognato una spiegazione che qui non posso riferire perché forse c'è chi vorrà leggerlo e ne svelerei il finale. Ciò che ho sognato non trova riscontro nel testo scritto, ma so con certezza che il mio inconscio si è messo in movimento, in modo delicato il messaggio si è unito al mio percorso e mi ha fornito una piccola e preziosa nuova chiave.