Maigret e la vecchia signora

scrittura e storia magistrale

Étretat, porticciolo sulla manica non lontano da Le Havre, con le bancarelle di verdura, il panettiere, il lattaio e le loro fragranze, fa rivivere in Maigret l’emozione di guardare la spiaggia, il bagnino, la spuma delle onde, e di annusare le alghe e l’aria salmastra, così come provava da bambino. Adesso invece – lo informa l’ispettore Castaing incaricato del caso in prima battuta – “c’è qualcosa di sinistro nell’aria”. Vecchie ruggini, antichi rancori mai sopiti, rovesci finanziari, forse questioni ereditarie, confessioni al commissario delle proprie sfrenate pulsioni sessuali e di assidui adulteri; tutto rende torbido l’ambiente già cupo per una morte dovuta a involontaria ingestione di veleno. Scambio di persona? Assassinio premeditato? Tragica fatalità? Maigret qui è più laconico dell’abituale, immerso nei ricordi con lo sguardo rivolto al mare e alle scogliere, perso in quelle atmosfere che lo riportano all’infanzia.

Uno dei romanzi più suggestivi del commissario Maigret. Una vecchia ed apparentemente fragile signora di provincia metterà a dura prova l'acume del commissario più famoso di Francia, che riuscirà alla fine a scoperchiare un torbido intrigo di famiglia.