Il mastino dei Baskerville

La brughiera del Devonshire fornisce le ambientazioni tenebrose nelle quali si svolge la lugubre vicenda; scenari che, mescolati a elementi del soprannaturale, sono un tratto caratteristico della letteratura preromantica inglese a partire dalla fine del Settecento, come poi si sarebbe sviluppata nel corso del secolo successivo con autori di caratura: da Walpole a Stoker passando per Collins e Mary Shelley. Pur non essendo un capolavoro narrativo, ''Il mastino dei Baskerville'' è diventato un libro leggendario, e non solo fra i giallisti, grazie anche alle numerose interpretazioni filmiche e teatrali, alcune delle quali con attori celebri; e Guglielmo da Baskerville – stesso profilo di Holmes, analogo lucido metodo di ragionamento – è il protagonista de ''Il nome della rosa'' di Umberto Eco. Qui, rispetto ad altri lavori di Conan Doyle, Sherlock Holmes appare meno prodigioso nelle sue deduzioni, e perciò più umano.

Celeberrimo libro su Sherlock Holmes. Sicuramente il più famoso, ma non per la storia in sè, bella come al solito, ma perchè determina il ritorno di scena dell'investigatore più famoso al mondo dopo un'uscita di scena che ai lettori dell'epoca non piacque. Come tutti i libri di doyle parliamo di opere che hanno il loro tempo ma per me sempre molto interessanti

È stato il primo romanzo di Conan Doyle che ho letto, e rappresenta a mio parere il migliore tra tutti. La storia è parecchio coinvolgente e non mancano i colpi di scena. Consiglio a tutti l’acquisto del libro.