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Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2015
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Il sequel di Dune arriva nel 1969, anch’esso a puntate ma sulla rivista Galaxy ed è ambientato dodici anni dopo i fatti del primo. Questa volta conosciamo già la gran parte dei dettagli del mondo di Dune per cui Frank P. Herbert non perde troppo tempo a rinfrescarci la memoria. Da qui la lunghezza contenuta di questo secondo volume, un terzo circa delle pagine del romanzo inaugurale del Ciclo di Dune. Herbert si risparmia pure le appendici finali, ma un brevissimo riepilogo delle puntate precedenti è d’obbligo. Ancora una volta i capitoli, mai numerati, vengono introdotti dalla altisonante citazione di un testo fittizio. Lo stile non cambia. I pensieri dei personaggi si confondono ancora fluidamente al parlato. Alcuni degli eventi maggiori avvengono fuori campo così li apprendiamo per bocca di altri personaggi neanche fosse una rappresentazione teatrale. Dimenticate Castel Caladan dove è andata Lady Jessica poiché la nuova storia è integralmente settata fra le sabbie di Dune. Nuovi nemici all’orizzonte. Il più ambiguo potrebbe essere una figura del passato finora sfuggita alle visioni profetiche di Paul Atreides o Muad’Dib, ormai proclamato Imperatore. Protetto dal Muro Scudo, si ispira oramai agli imperatori stragisti dell’Epoca d’Oro della Terra quali Gengis Khann e Hitler. Pellegrini e supplicanti giungono ad Arrakis per trovare lui e sua sorella Alia, “abominio” a livello cromosomico, alla quale è stato dedicato un vero e proprio Santuario dell’Oracolo. Il sistema di governo instaurato da Paul e da lui amministrato dalla Rocca Imperiale, è strettamente religioso e delega funzioni a vescovadi in giro sui pianeti con il compito di estendere il suo Quizarato (la chiesa di cui è messia) attraverso tutto l’universo. Vicino all’Imperatore, il culto è professato dal (nuovo personaggio) sacerdote Korba, mentre il naib (capo del seitch) Stilgar continua a fargli da braccio destro. Alia, quando non è attorniata da amazzoni Fremen che rappresentano la sua scorta personale, continua privatamente l’addestramento Bene Gesserit del muscolo-nervo impugnando il sacro cryss contro un manichino bersaglio rivestito del cristallo prismatico di uno specchio che ne moltiplica all’infinito l’immagine e con tanto di segnapunti. Alia, un nome terribilmente vicino a quello di Arya Stark de Il trono di spade, come non dissimili sono i loro allenamenti da schermidori. Alia assume grandi quantitativi di melange, la famigerata spezia di Dune che è anche il suo tesoro, e facendone uso Alia si provoca le visioni come farebbe un Maya con il peyote, salvo in un caso finire in overdose.
Come molti ho conosciuto prima il film di Linch e poi ho letto i letto i libri... li ho trovati uno più bello dell'altro!!! Una storia ben articolata, personaggi e luoghi molto definiti, società molto realistiche. Devo dire che non ho trovato neanche un difetto in questa storia!!!A mio parere è la miglior storia di fantascienza mai scritta! Sicuramente non ai livelli del primo capitolo, ma direi ceh si fa valere e nel complesso la storia di Dune è davvero estasiante! Assurdo invece il rapporto qualità prezzo. Assolutamente da leggere!!!
Dopo aver letto il primo libro della serie di Dune, mi aspettavo un crescendo di pathos, che invece in questo romanzo non decolla mai, secondo me. La narrazione si snoda tra momenti abbastanza vivi ed altri di una staticità abbastanza noiosa. Mi sono trovato in certi passi a scorrere, più che leggere diverse pagine fino a trovarne una su cui soffermarmi. Comunque un libro da leggere, ma leggermente caro rispetto al prezzo di copertina.
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