Le metamorfosi della città. Saggio sulla dinamica dell'Occidente - Pierre Manent - copertina
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Le metamorfosi della città. Saggio sulla dinamica dell'Occidente
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Descrizione


Nel momento in cui l'Europa attraversa una crisi che appare al contempo politica e spirituale, Pierre Manent propone agli europei un illuminante percorso attraverso i momenti fondatori, i concetti orientativi e i più autorevoli interpreti della loro storia. Per riportare alla luce le ondate che accompagnano invisibilmente la turbolenta navigazione dell'uomo moderno, Manent esamina l'esperienza originaria della polis greca, il perdurante enigma delle trasformazioni di Roma e il rapporto tra le città degli uomini e la questione di Dio ravvivando imparzialmente il dialogo con Omero e Aristotele, Cicerone e Agostino, Machiavelli e Montesquieu, Montaigne e Rousseau. Per ritrovare i termini esatti del problema umano, il filosofo francese rinnova la discussione del nesso tra l'universale e la mediazione, la scienza e l'azione, l'uomo e il cittadino. Si tratta per Manent di considerare la dinamica occidentale e la situazione presente alla luce della più completa comprensione del comune e del governo degli uomini. La successione e la dialettica tra le forme politiche (Città, Impero, Chiesa e Nazione) che questo libro ricostruisce delineano così una prospettiva in cui l'incessante movimento dell'umanità odierna è ricondotto all'interno della più ampia e adeguata questione della vera comunità universale, o delle fonti e dei criteri dell'operazione umana: le metamorfosi della città sono a ben vedere le esperienze in cui l'umanità ha pensato, governato e realizzato se stessa...

Dettagli

12 marzo 2014
XLII-496 p., Brossura
9788849839289

Valutazioni e recensioni

  • IL testo di Pierre Manent è un'opera di filosofia politica che attraversa i secoli passati per comprendere un problema decisivo anche per l'uomo d'oggi ovvero siano le finalità e i moventi che hanno spinto nella storia gli uomini ad associarsi in comunità politiche. Interrogarsi su questo non significa altro che domandarsi che cosa i singoli individui possiedono come patrimonio condiviso di valori e apirazioni. In quest'ottica l'autore mostra come il pericolo per la forma di comunità politica che ci appartiene (la democrazia occidentale) non viene da offensive prossime di regime illiberali ma dallo smarrimento di quel patrimonio comune di idee e valori che l'occidente ha coltivato durante la sua storia.

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