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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2010
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Ho acquistato questo libro sotto consiglio di una mia amica. Credo che, nonostante i tanti libri presenti nella mia libreria, nessuno arrivi a questo capolavoro. Mariam e Laila, le protagoniste, rappresentano la forza, il coraggio e l'amicizia, quella vera. Fra le due infatti si crea un legame inscindibile, grande dimostrazione del fatto che non ci sono differenze culturali o sociali che tengano, bensì una vita di violenze, soprusi e ingiustizie che insieme hanno affrontato e superato. E' un racconto del tutto realistico perché descrive perfettamente tutto quello che è accaduto e continua ad accadere in alcuni paesi asiatici. Per le donne resiste e persiste una vita ingiusta, sottomessa non solo alle leggi ma anche e soprattutto agli uomini e che purtroppo probabilmente non potrà mai cambiare. Concludo consigliandovi questo meraviglioso romanzo e complimentandomi con Hosseini.
RECENSIONE: Il romanzo è ambientato in Afghanistan, paese condannato alla violenza e caratterizzato dal sangue di migliaia di vittime; dove vedremo lo svolgersi di due storie, ambedue aventi come protagonista delle donne: Mariam e Laila. La narrazione si apre con il racconto di una delle due martiri: Mariam, ripetutamente denominata con l'appellativo di HARAMI, ovvero una bastarda, nata illegittimamente dal padre Jalil, uomo ricco e potente. All'interno del romanzo, l'autore, effettua una vera e propria denuncia, rivolta essenzialmente ai soprusi e alla violenza alle quali saranno soggette le nostre due protagoniste. Una storia cruda, senza veli che non fa altro che narrare ciò che ripetutamente accade non cosi lontano da noi, all'ordine del giorno. Guerra, maltrattamenti e dolore sono i temi ricorrenti del romanzo, ma non solo...Progredendo con la narrazione vedremo come, in realtà, le nostre protagoniste, in primo momento divise da un voluto parallelismo, si uniranno in guerra nei confronti dell'uomo che le tiene prigioniere, nei confronti dell'uomo che ripetutamente le malmena con immenza virulenza, incurante persino quando una delle due divverà la madre di suo figlio. L'autore,indi, ci rende spettatori di scene di violenza sempre più raccapriccianti, da far gelare il sangue... Un romanzo sicuramente non è adatto a tutti, per mezzo delle ripetute scene di maltrattamenti che, in realtà, sono esattamente i dettagli che rendono il romanzo un best. Tralasciando codeste scene, ho trovato l'intero romanzo ineluttabile, poichè non si tratta certamente di pura fantasia, bensi delle triste realtà che vi è, non solo all'interno dei paesi asiatici, ma anche in quelli europei.
Un libro che ti lascia senza parole. Strappalacrime, drammatico e anche dolce che racconta la verità di ciò che succede nei luoghi come Afghanistan. Khaled Hosseini ha saputo lasciarmi senza parole. Sicuramente leggerò altri suoi libri. Come ho detto nel titolo della recensione: uno dei miei preferiti. Lo consiglio assolutamente.
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