Motor girl

Il bello di Motor Girl è che affronta temi serissimi ben nascosti sotto la ruggine del fantastico. Tutta la narrazione, o quasi, segue il punto di vista di Sam e solo dopo un pò ci si accorge che, dopotutto, la nostra "ragazza dei motori" non è molto attendibile. Tutto, in questa storia, è metafora di qualcos'altro, lo sono gli alieni, lo è Mike, lo è l'atmosfera bruciante e desolata del deserto americano in cui Sam si è rifugiata. Motor Girl è una storia sul venire a patti con il proprio passato e l'elaborazione dei traumi che ci portiamo dietro, essenziale come il tratto di Terry Moore, pulito e molto riconoscibile.

Uno dei migliori fumetti dell'anno. Terry Moore diverte e commuove allo stesso tempo, con un'opera che affronta il tema dello stress post-traumatico dei reduci di guerra. Consigliato a tutti quelli che amano i bei fumetti, indipendentemente dal genere.

Ciò che cattura immediatamente di Motor Girl, sono ovviamente i protagonisti di questo Graphic Novel: una reduce di guerra che lavora in uno sfasciacarrozze, un gorilla con un pessimo carattere ed alieni buffi e carini. Nel deserto infocato, Samantha vive quasi isolata tra i rottami delle auto sulle quali lavora. In questo luogo ha trovato un'oasi nella quale rifugiarsi e tenere lontani gli spettri della guerra in Iraq. L'arrivo di astronavi aliene e di una losca società che vuole a tutti i costi rilevare il terreno sul quale lavora la protagonista, metteranno a dura prova la psiche di Samantha e la costringeranno a rivelare i traumi che cerca di tenere nascosti.