Questa raccolta di racconti è stata il mio primo approccio al Bukowski, e probabilmente sarà l'ultimo. L'ho acquistato con grande interesse e apertura verso una scrittura cruda e reale, senza fronzoli, curioso di confrontarmi con un autore che o si ama o si odia. Non sono riuscito a concludere la lettura, per quanto i primi racconti mi avessero in qualche modo catturato, in seguito ho disprezzato le scelte dei personaggi, le ambientazioni sudicie quanto sudicio mi è parso il linguaggio. Non sono solito regalare ad altri libri che non mi sono piaciuti solo per liberarmene; probabilmente lo lascerò impolverarsi come memento nella mia libreria, aspettando che magari un giorno lontano, nella mia maturità letteraria, possa richiamarmi a sé chiedendo una seconda opportunità.
Musica per organi caldi
"Musica per organi caldi" raccoglie trentasei racconti di un Bukowski familiare e nuovo al contempo. Familiare perché, dopo essersi cimentato con le strutture del romanzo, torna al passo narrativo del racconto, che gli è particolarmente congeniale, ma anche nuovo, perché in queste pagine, spregiudicate e anche feroci, crea le sintesi più felici del proprio repertorio formale e contenutistico. Se da una parte, infatti, ci troviamo di fronte ai personaggi che tradizionalmente popolano queste storie di ordinaria follia, a un'umanità sbracata e litigiosa, sfrenata e beona, dall'altra Bukowski mette a fuoco con maggiore intensità ed essenzialità le gesta dei suoi eroi, che diventano tanto più straordinari quanto più si muovono nelle dimensioni di una ostentata banalità. Della musica che accompagna le tragicommedie della vita quotidiana Bukowski sa cogliere in modo impareggiabile i sottofondi umoristici e poetici, le note patetiche e inquietanti.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Edizione:4
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Anno edizione:2013
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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ETTORE AGATI 02 dicembre 2017
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ALESSANDRA MARIA GRIMALDI 28 novembre 2017
Anche questa volta il caro Bukowski non si smentisce e ripropone il suo stile, a mio parere meraviglioso. Il suo linguaggio così attuale, così diretto e reale non può fare a meno di trasportati nelle sue storie fatte di follia e di una modernità straordinaria. Un libro fuori dal comune, che va gustato parola per parola, che va portato con sé in un viaggio, o tenuto gelosamente tra le quattro mura domestiche; tutti i contesti sono validi per la lettura di Charles.
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diana croitorul 12 marzo 2017
Bukowski non delude mai. Se cerchi un libro dove la verità ti venga detta e raccontata in modo naturale e senza freni,questo è il libro giusto,come tutti i libri di Charles in effetti.Lui ha il suo metodo,è l'uomo della macchina da scrivere,l'uomo con le casse di birra ,le sigarette perennemente presenti,il suo amore per le donne lo racconta nei suoi racconti e non sbaglia mai.