Un libro di denuncia scritto da un settentrionale che è in grado di vedere, cogliere i gravi, gravissimi problemi di una città e dell'intero meridione. Ciò che vede sono pugni allo stomaco, mentre sarebbero carezze se a scrivere questo libro fosse stato un napoletano. La verità è che chi vive a Napoli e in meridione ha perso il senso della realtà, il divario con il nord è sempre più marcato, solo che i soldi iniziano a scarseggiare per tutti e il risultato sarà che il nord seguirà, trascinato da esso, il sud nel baratro.
Napoli siamo noi. Il dramma di una città nell'indifferenza dell'Italia
Annegata nell'illegalità, strozzata dal traffico e dall'abusivismo, umiliata dal servilismo e dal clientelismo, Napoli muore: ma siccome muore da troppi anni nessuno ci fa più caso. "Napoli è un caso a parte", "Napoli è sempre stata così": se Napoli è unica ed eterna, allora non ci riguarda e comunque nulla si può cambiare. La verità che Giorgio Bocca ha scoperto era sotto gli occhi di tutti, bastava andare a vederla: Napoli ha, elevate a potenza, malattie molto simili a quelle del resto d'Italia. Il suo problema più grave non è la camorra: è l'immoralità e la vigliaccheria della politica, che fa affari, che cerca il consenso costi quel che costi, che fa finta di non vedere.
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2006
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Viviana Sgro' 01 marzo 2017
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ANNA MUROLO 08 novembre 2010
E' scritto egregiamente, ma mi ha fatto tanta rabbia. Non può un settentrionale, per quanto abbia studiato e si sia informato, venire a parlare di Napoli e raccontarne solo il lato oscuro, quello peggiore. Noi campani, sebbene pregni di un'amara consapevolezza nei confronti della nostra adorata città, non possiamo permetterlo.