molto apprezzabile lo sforzo letterario, ma il risultato complessivo è stucchevole e noioso. Molto meno comico che dal vivo.
Nel mezzo del casin di nostra vita
Generazioni e generazioni di liceali italiani hanno violato i sacri versi vergati da Dante, Leopardi, Ungaretti e compagnia poetante, trasformando Virgilio in un TomTom o Silvia in una ragazza dai costumi molto liberali. È un giochino facile, quello di parodiare le immortali poesie della letteratura italiana allo scopo di riderci sopra. Ma tra questi spicca Maurizio Lastrico, il dantista di "Zelig", capace di strappare la risata del pubblico di prima serata di Canale 5 con un componimento rigidamente strutturato in endecasillabi. Certo, Dante si arrovella sul libero arbitrio e sugli altri grandi dilemmi morali, mentre Lastrico tratta della ricerca del parcheggio sotto casa, di "infratti" con la fidanzata, di visite domenicali dei testimoni di Geova, dei vecchietti oziosi che danno consigli non richiesti, di viaggi last minute con bidone assicurato e di quant'altro rende infernale o paradisiaco il vivere quotidiano.
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2011
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Diego Cattaruzza 02 marzo 2015
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FEDERICA MARIA CRETA 15 dicembre 2011
Lastrico è un genio della comicità, e questo libro lo dimostra pienamente. Non si è capaci di rimanere seri di fronte ai 15 canti, rigorosamente corredati di note esplicative come ogni Comedia che si rispetti. E si nota il duro lavoro compiuto dall'autore alla ricerca di rime, assonanze ed endecasillabi perfettamente rimati tra loro. Consigliatissimo