Nel profondo della foresta

Questo libro segna il ritorno della scrittrice Holly Black. La trama incuriosisce il lettore, soprattutto leggendo che il tema principale attorno al quale si svilupperà tutta la storia è una bara di vetro in mezzo alla foresta. Questo spiega la sfumatura dark che percorre tutta la storia ricca di personaggi magici, storie intrecciate e vicissitudini che porteranno al lieto fine. La pecca cruciale è che sembra mancare qualcosa fino alla fine. Lo stile di scrittura è scorrevole, ma mi aspettavo qualcosa in più che purtroppo non ho trovato. Resta comunque una storia da leggere per gli appassionati del genere.

Avevo letto recensioni molto positive su questo libro e già il titolo, insieme alla copertina molto intrigante, invoglia a leggerlo. La trama è molto carina così come i personaggi, ben caratterizzati, tuttavia ogni capitolo lasciava con la sensazione che mancasse qualcosa. Nonostante il complesso sia un bel libro da leggere, alcune parti le ho trovate alquanto scontate e prevedibili e avrei preferito trovare qualcosa di più inaspettato. Resta comunque una lettura molto gradevole soprattutto per chi ama leggere di fate e animali magici in modo diverso dal solito.

Credo di aver oramai perso il conto di quanti libri della Black ho letto ma anche questo, come tutti gli altri tranne forse Doll Bones, ha sortito in me lo stesso effetto di incompletezza. Per quanto la Black hanno uno stile che mi piace moltissimo, in grado di dare vita e sentimenti alle parole ai luoghi e ai suoi personaggi. Le sue storie non riescono mai a prendermi particolarmente: tempo di arrivare a metà libro che già ho perso interesse e finisco per leggere il resto in totale apatia. Il questo libro mi sono piaciuti molto i personaggi e lo stile per l'appunto. Ma a livello di emozioni mi ha trasmesso davvero poco. Probabilmente è un problema mio, come se io e la Black soffrissimo di un qualche tipo di incompatibilità, perchè sembra che i suoi romanzi siano apprezzati moltissimo da tutti tranne che da me... O forse il problema sono le fate? Odio le fate. Detto questo, il romanzo non è assolutamente da bocciare e invito comunque tutti a dargli una possibilità.