Nemmeno in paradiso

Questo romanzo è stato definito un misto tra Gossip girl e il Grandy Gasby, ero sicura, quindi, sul tipo di lettura che avrei incontrato: una storia d’amore ambientata al liceo con le atmosfere degli anni venti, che ho amato parecchio nel film del libro di Fitzgerald con Di Caprio. Non chiedetemi perché, ma ero convinta che questo libro fosse ambientato in quegli anni, sino a quando dopo poche pagine ho incontrato la parola computer e allora ho capito che mi stavo sbagliando. In realtà questo è uno di quei romanzi che potrebbe essere ambientato in qualsiasi epoca, tanto ti prende la storia che il resto passa in secondo piano. È un romanzo di formazione, di come Charlotte passa dall’essere una ragazza ancora un po’ acerba a raggiungere quella maturità che ti spinge a sacrificare le cose più importanti per potersi realizzare come persona. Charlie diventa amica di Julia dopo averla aiutata in un brutto momento e, capisce subito che in lei c’è molto altro rispetto alla sua immagine pubblica. Julia viene da una famiglia molto ricca, è una ragazza fragile, che ancora combatte con il dolore per aver perso una persona amata. Charlie, sin dal primo momento cerca di starle accanto, facendo quello che le riesce meglio: ascoltare senza giudicare. Si fa risucchiare dalla famiglia Buchanan, è attirata da quel mondo così lontano dal suo e dove tutto sembra più semplice ma che comporta anche molta sofferenza. In lei tutti i componenti di quella ricca famiglia vedono l’unica ancora di salvezza per Julia, per riportarla alla realtà. C’è anche una storia d’amore molto dolce tra Charlie e Sebastian, il fratello maggiore di Julia.