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Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
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Questo libro è autobiografico. Ho trovato particolarmente toccante la scoperta dell’autrice della malattia del figlio affetto da sclerosi multipla. Il volo di un piccione riporta la scrittrice alla realtà: nessun essere umano può volare come suo figlio non potrà mai più camminare. Ho trovato profonda l’accettazione della malattia del figlio che comunque affronta la vita con coraggio e il fatto che la disabilità viene guardata con rispetto in questo libro. Il libro è ben scritto, si legge velocemente, fa riflettere molto.
Che dire di questo libro? Particolare. Simonetta richiama diversi personaggi che hanno popolato la sua infanzia, fra domestici e parenti, specie a Mosè e ci fornisce dei dettagli che ci erano ovviamente sfuggiti: erano disabili. E poi sia lei che suo figlio a turno raccontano com'è essere disabili e vivere con un familiare disabile. Come il mondo ti vede, come tu ti vedi e quali possibilità ti si precludono mentre altre ti si aprono. Un libro importante e consigliato.
Un testo necessario per cercare di colmare il tanto che ancora manca per arrivare a una completa uniformità tra abili e disabili. Un testo che non deve essere stato facile scrivere, così come per il malato trovare l’equilibrio tra la disperazione e un ego pompato (perché questo a volte fanno i sostegni psicologici). Un testo non facile da mandar giù per quel senso di colpa che, in misura più o meno grande, prende il lettore nel rendicontarsi col proprio “si potrebbe fare di più”. Un testo che non poteva, e non voleva, offrire “bella” letteratura, o letteratura d’evasione. Un testo toccante per la misura controllata, lambendo una britannica freddezza, dei sentimenti, tenuti a freno ma non celati. Un testo, infine, non facile da valutare, ma a cui spetta il massimo dei voti, senz’altro, per la sua importanza.
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