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Anno edizione: 2016
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Niente su cui posare il capo racconta la rocambolesca fuga da Berlino di Francoise Frenkel, ebrea polacca che decide di aprire, nel 1921, la prima e unica libreria francese nella capitale tedesca. Donna colta e amante della cultura francese, la giovane Frenkel è costretta a lasciare Berlino dopo la tragica notte dei cristalli. Improvvisamente la libraria polacca comprende la profonda violenza del regime nazista e il pericolo che corre essendo ebrea. Così scappa lasciando dietro di sé, con profondo rammarico, tutti i amati suoi libri. Grazie alle sue conoscenze all’interno del consolato francese, l’autrice decide di partire per Parigi. Purtroppo la guerra travolge anche la capitale francese, così si sposta a sud alla ricerca di un po’ di tranquillità. Ovviamente sono tempi duri e imprevedibili e Francoise non ha pace e scappa prima ad Avignone e poi a Nizza avvicinandosi sempre di più al confine svizzero dove l’attenderà finalmente la libertà nel 1943. Francoise Frenkel scrive il libro subito dopo il suo arrivo in Svizzero. La libraria polacca racconta la paura di essere denunciati alla polizia tedesca, le continue fughe, i rastrellamenti e le umiliazioni subite in quel periodo da migliaia di ebrei e francesi. Ma il racconto rivela anche l’umanità del popolo francese, la gentilezza e l’altruismo di molte persone che l’hanno aiutata a loro rischio e pericolo senza avere nulla in cambio. Francoise Frenkel è stata fortunata, lei ce l’ha fatta, è riuscita a rifugiarsi nel Paese elvetico portandosi dietro tutta la disperazione per la sorte dei suoi cari rimasti n Polonia e di cui non sa più nulla. Anche noi sappiamo ben poco di Frenkel, sicuramente è ritornata in Francia dopo la guerra e sappiamo che era viva nel 1958 grazie a una sua richiesta di risarcimento per un baule che le era stato confiscato come “bene ebraico”. Dopodiché non si sa più nulla. Il libro è stato dimenticato per molti anni, fortunatamente è stato ritrovato qualche anno fa a Nizza e ripubblicato, così tutti noi possiamo leggere la testimonianza di una donna coraggiosa amante dei libri.
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