Non parlare con gli sconosciuti

Leggendo la trama di questo libro si potrebbe pensare alla solita storia in cui una bambina viene rapita e, dopo molte peripezie, ritrovata e restituita alla famiglia. E invece no, questo libro è molto di più. Veniamo trasportati nella totale disperazione di questa mamma, nella sua voglia di speranza. La accompagneremo nel procedere degli anni, vivremo le sue trasformazioni personali e della vita che la circonda. Ammireremo la sua tenacia, disprezzeremo gli attacchi che riceverà. Ma non seguiremo solo Carla. Conosceremo Susanne, l’artefice della tragedia. Entreremo nella sua mente malata e oscura, non riuscendo a giustificarla, perchè non solo priverà la piccola dell’amore della sua vera famiglia, ma lei stessa non sarà in grado di amarla come ogni figlio dovrebbe essere amato. Pensava di colmare i vuoti facendo sua una bambina che non le apparteneva, studiando il piano perfetto per ” farla nascere”, ma vivendo nella continua paura di poter essere smascherata. Con il passare degli anni conosceremo anche Joy, la bambina rubata e la sua rabbia che si trasformerà nella consapevolezza della sua fame d’amore. Ho apprezzato particolarmente la lettura di questo libro per la semplicità con cui ci fa provare gli stati d’animo dei personaggi, ma soprattutto per lo sviluppo non scontato della storia.