Non si può morire la notte di Natale

Sono fan di Enrico e mi sono avvicinato alla sua nuova espressione con un po' di riluttanza. A volte i cantanti dovrebbero fare i cantanti... Ma devo dire che non è questo il caso. È un romanzo breve, diretto, lineare. Poche divagazioni, molti fatti. È una storia sincera, come il personaggio del quale racconta. Un uomo non perfetto ma che non mente a se stesso su quello che è. Merita una seconda lettura, anche per godersi nuovamente il finale e magari cogliere una sfumatura in più. Mi ha ricordato un po' i gialli di altri tempi. Bella anche la copertina con il buco!