Il nuovo venuto. Una nuova indagine del commissario Bordelli

Il terzo romanzo dedicato al commissario Bordelli si snoda in realtà su due linee parallele : una tutta fiorentina, che racconta dell'ingrata ricerca dell'assassino di un losco figuro, un crudele usuraio ucciso il 12 dicembre del'65; l'altra invece ha il giovane Piras, convalescente in Sardegna, come protagonista a seguito dello strano suicidio di un amico di famiglia. Entrambe le indagini si risolvono entro la fine dell'anno ed entrambe ci insegnano qualcosa : una che il passato non cancella anzi spesso conferma, l'altra che il presente può essere subito rimosso. In ogni caso a prevalere è il senso di giustizia, quello che fa dire a volte sì e a volte no, anche non corrispondendo con la lettera della Legge, che della giustizia è solo un umile onesto umano tentativo. Nei successivi romanzi Bordelli-Vichi insisterà molto sul concetto di giustizia, via via aderendo ad un'idea sempre meno formale e meccanica, che fa perno sulla compassione piuttosto che sulla retribuzione.