L'ombra del vero

Enrico Gherardi, impiegato in banca, si risveglia dal coma dopo un delicato intervento chirurgico. Era stato colpito alla testa da un colpo di pistola sparato da un bandito durante una rapina. È frastornato perché non ricorda ciò che è accaduto, ma solo i sogni che ha fatto durante il coma. La figura centrale che compariva in questi sogni è quella di Giulia, una ex compagna di università persa di vista dopo la laurea. L'analista da cui va in cura Enrico durante la convalescenza gli suggerisce di contattare la ragazza per farsi aiutare da lei a distinguere realtà da fantasia e cercare di chiarire le eventuali simbologie dei sogni. Enrico scrive al computer i sogni che ricorda salvando i file su una chiavetta USB e la consegna a Giulia. È importante che lei li conosca perché potrebbe essere coinvolta a sua insaputa in un piano criminoso che la collega alla morte di un cliente della banca dove si è verificata la rapina. Ma sono tutti veri i sogni che Enrico dichiara di avere fatto e la cui interpretazione dovrebbe portare alla scoperta del mandante del tentato omicidio o una parte sono pura invenzione per conseguire altri interessi?