Tutti i racconti hanno in comune i temi cari alla scrittrice che si possono ritrovare spesso nei suoi romanzi: la solitudine, la rassegnazione, la nostalgia del passato e la gelosia verso chi è più giovane, gelosia che spesso e volentieri ritroviamo in una madre nei confronti della figlia – da qui il rapporto difficile. Tutti argomenti che in un modo o nell’altro, di più o di meno, sono stati ispirati all’esperienza personale di Irène che purtroppo non ha mai avuto un buon rapporto con la madre – potete leggere di più in due mie precedenti articoli sulla sia vita qui e qui. Tutti questi temi sono incastrati perfettamente e originalmente in ogni racconto, la cui lunghezza spazia dalle 20 alle 50 pagine, e il lettore riesce a percepire ogni sentimento senza difficoltà, calandosi nella parte del protagonista. Spesso alla fine mi lasciavano un po’ di nostalgia o, per l’appunto, l’esperienza della solitudine o del dolore. Tutto questo è possibile perché ogni racconto è scritto in modo più che sublime: la prima cosa che, infatti, mi ha colpito leggendoli non sono tanto i temi, quanto la scrittura. Ho gustato parola per parola e per questo a chi deciderà di leggere la raccolta consiglio di leggerne uno alla volta, senza strafare perché la fretta potrebbe farvi perdere la bellezza contenuta in ognuno di essi.
L' orchessa e altri racconti
Oltre che una meravigliosa romanziera, Irène Némirovsky è stata una eccellente autrice di racconti: ne scrisse per tutta la vita – fino alla vigilia dell’arresto. D’altronde, fra i suoi modelli letterari c’erano stati Cechov e Maupassant, di cui Irène amava l’asciuttezza, il cinismo venato di pietà, la bravura nel delineare in poche pagine un intero mondo. Qualità che ritroviamo nei racconti riuniti in questo volume – nove narrazioni folgoranti in cui la Némirovsky affronta i temi che le sono cari: il destino di attesa che segna la vita di molte donne, la solitudine astiosa in cui invecchiano molte altre, gli oltraggi che il tempo infligge alla bellezza, la nostalgia del passato, il rapporto tra madri e figlie.
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Formato:
-
Testo in Italiano
-
Cloud:
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Martina Alterio 29 novembre 2017
-
Carmine alterio 04 marzo 2017
Questa raccolta di racconti scritte dalla Némirovsky, già famosa per i suoi tanti romanzi, non delude. Partendo dalla scrittura, a dir poco sublime, che incanta il lettore e lo induce a soffermarsi su ogni parola che legge, godendosela, per poi arrivare al contenuto. All'interno di ogni romanzo ritroviamo i tanti temi già cari alla scrittrice di origine ucraina: la solitudine, la rassegnazione, la vecchiaia vista come una nemica e ovviamente il rapporto madre/figlia ereditato dalla sua stessa esperienza. Non delude mai, consigliatissimo a chi si è già innamorato degli altri suoi scritti.
-
Renzo Montagnoli 29 settembre 2016
Sono nove i racconti di questa raccolta e testimoniano una volta di più le grandi capacità letterarie di Irène Némirovsky. Benchè queste siano ben note sono rimasto sorpreso di trovare una straordinaria abilità nel raccontare trame che potrei definire convenzionali, ma la cui trasposizione beneficia, pur a fronte di uno stile che può apparire semplice, di un’elaborazione completa e complessa in cui si mantengono in perfetto equilibrio le descrizioni dell’ambiente e dell’atmosfera, nonché la capacità indiscutibile di sondare l’animo umano, il tutto accompagnato da una vena poetica tenue, ma incisiva. Così, ognuno di questi racconti diventa l’espressione dell’arte del sublime, tanto belli sono e tanto lasciano nel lettore una palpabile commozione che rasserena l’animo. I protagonisti sono per lo più donne, anche se non mancano soggetti maschili di grande interesse, ma ciò che soprattutto li accomuna è il sempre presente senso della caducità della vita, di quella morte che finisce con il dare un senso alla vita. La figura del procuratore Deprez (L’inizio e la fine) incombe nella prosa con i suoi tormenti per il male che lo divora, mentre altri dolori patisce la signora Barret, la madre di un giovane assassino, che lui dovrà processare, il tutto in un chiaroscuro quasi tenebroso, dove si affrontano amore materno e senso del dovere, pietà e dignità, rimorsi e volontà. Sono tutti belli questi racconti, compreso l’ironico L’orchessa, che esce un po’ dai canoni consueti con la figura di una donna che pretende di portare al successo la propria figlia, a quel successo che lei non ha mai avuto. Personalmente mi sono piaciute particolarmente due prose: Legami di sangue e La confidente. La prima vede i figli riuniti al capezzale dell’anziana madre gravemente malata in un crescendo di screzi e di confessioni, in cui riaffiorano antiche gelosie; parenti serpenti, si potrebbe dire, e se il tema non é proprio nuovo, tuttavia per come é svolto attrae in modo irresistibile, senza dimenticare le inevitabili ricorrenti riflessioni a cui si è indotti, soprattutto se non si è figli unici. La seconda vede l’incontro fra un musicista vedovo e un’amica della moglie defunta, in un dialogo rivelatore, di cui non intendo anticipare nulla, vista l’impostazione gialla, anche se giallo non é; sono pagine che, a dir poco, affascinano, un esercizio di rara bravura, di cui mi corre tuttavia l’obbligo di riportare il grande significato dell’arte secondo l’autore, con ciò che riesce a dare l’artista; infatti, rivolgendosi al signor Dange, famoso musicista, la signorina Cousin dice a proposito della grandezza del suo interlocutore: “….Un mondo sublime. E noi, noi non siamo niente, solo povere creature inutili. É così raro, così bello, quando un grande artista si concede, ci fa uscire dalla dalla nostra mediocrità, parla con noi. É qualche cosa di immenso, signore.”. Non aggiungo altro, se non la raccomandazione di leggere questo altro capolavoro di Irène Nèmirovsky.
Formato:
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono in formato ePub e possono essere protetti da Adobe DRM. In caso di download di un file protetto da DRM si otterrà un file in formato .acs, (Adobe Content Server Message), che dovrà essere aperto tramite Adobe Digital Editions e autorizzato tramite un account Adobe, prima di poter essere letto su pc o trasferito su dispositivi compatibili.
Cloud:
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono sincronizzati automaticamente su tutti i client di lettura Kobo successivamente all’acquisto. Grazie al Cloud Kobo i progressi di lettura, le note, le evidenziazioni vengono salvati e sincronizzati automaticamente su tutti i dispositivi e le APP di lettura Kobo utilizzati per la lettura.
Clicca qui per sapere come scaricare gli ebook utilizzando un pc con sistema operativo Windows