Libro scritto molto bene, adoro il prof. Galimberti perché riesce a trattare con una facilità disarmante argomenti che in realtà dovrebbero farci ben riflettere. In quanto ventenne, mi ha stupito la sua lucidità nel descrivere il mondo giovanile, ahimé, a me circostante.
L' ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani
Il nichilismo, la negazione di ogni valore, è anche quello che Nietzsche chiama "il più inquietante fra tutti gli ospiti". Si è nel mondo della tecnica e la tecnica non tende a uno scopo, non produce senso, non svela verità. Fa solo una cosa: funziona. Finiscono sullo sfondo, corrosi dal nichilismo, i concetti di individuo, identità, libertà, senso, ma anche quelli di natura, etica, politica, religione, storia, di cui si è nutrita l'età pretecnologica. Chi più sconta la sostanziale assenza di futuro che modella l'età della tecnica sono i giovani, contagiati da una progressiva e sempre più profonda insicurezza, condannati a una deriva dell'esistere che coincide con il loro assistere allo scorrere della vita in terza persona. I giovani rischiano di vivere parcheggiati nella terra di nessuno dove la famiglia e la scuola non "lavorano" più, dove il tempo è vuoto e non esiste più un "noi" motivazionale. Le forme di consistenza finiscono con il sovrapporsi ai "riti della crudeltà" o della violenza (gli stadi, le corse in moto). C'è una via d'uscita? Si può mettere alla porta l'ospite inquietante?
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Anno edizione:2007
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Giovanni Vito Gargano 02 maggio 2020
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Consiglio la lettura di questo libro a giovani e meno giovani. Non si devono necessariamente comprendere le dinamiche e i meccanismi di ciò che accade attorno a noi e dentro di noi , ci si può accontentare di scrollare il capo guardando il tg della cronaca nera , digestivo al quale ormai siamo tutti abituati. Sono del parere però che un tempo passato a non capire, a non provarci neppure, sia un tempo mal sprecato. Inutile dilungarmi su temi già toccati seriamente dall'autore. Mi ha impressionato molto il capitolo riguardante i ragazzi del cavalcavia, la loro assenza alla vita. Dice il Galimberti che non siamo più intelligenti, siamo solo più impressionabili. Buona lettura.
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maria rita ruglioni 26 novembre 2016
Questo testo di Galimberti è dedicato ai giovani, ma tutti dovrebbero leggerlo per capire fino in fondo questa società che si è svuotata di umanità e di senso. L'ospite inquietante di cui si parla è proprio quel vuoto assoluto che avvolge ogni situazione oggi. Dove trovare un senso per vivere con un senso? il nichilismo si legge ormai dovunque...il vivere tecnologico e globalizzato sta annullando ogni pensiero pensante...Come in altri testi dello stesso Autore qui assistiamo ad una voglia di aiutare soprattutto le nuove generazioni a non perdersi...da leggere assolutamente.